Epifania a Verona, addio al falò: al posto della “vecia” si bruciano simbolicamente le sedie.
Durante la festa dell’Epifania, che quest’anno a Verona chiude il Natale e apre le porte alle Olimpiadi, al posto della “vecia” brucerà simbolicamente una pira di sedie. Quest’anno il 6 gennaio non sarà solo la “festa che tutte le feste porta via”, ma un rito collettivo di trasformazione per una città che si prepara a vivere il suo anno più importante.
Una città in metamorfosi.
“Verona non dorme mai”, dichiara l’assessora alle manifestazioni Alessia Rotta. E i numeri le danno ragione. Smontati i mercatini e archiviato il mega-concerto di Capodanno, Piazza Bra non si riposa: l’Epifania sarà il “ponte” verso le Olimpiadi. Dal 18 gennaio arriverà la fiaccola olimpica e la città diventerà il cuore delle cerimonie di chiusura dei Giochi e delle Paralimpiadi. Ma prima di consegnare le chiavi ai Cinque Cerchi, c’è una magia da compiere.
La mattina: tra vigili, maschere e “Happyfania”.
La giornata inizia nel segno della memoria. Alle 9:30 in Piazza San Zeno torna la tradizionale Befana del Vigile, seguita alle 11 dalla presentazione delle maschere del Carnevale. Contemporaneamente, all’Arsenale (Palazzina 20), va in scena Happyfania: un concerto interattivo dove Befane e Befani dell’Associazione “Il Giardino dei linguaggi” racconteranno la vera storia della vecchia più amata, d’Italia a suon di musica.
Il pomeriggio: l’arte che unisce e il rito del fuoco.
Dalle 14:30, dopo l’arrivo dei Re Magi, la scena si sposta in Piazza Bra. Qui la compagnia torinese Stalker darà vita a “Steli”, una performance partecipativa dove il pubblico non sarà spettatore, ma costruttore: insieme realizzeranno una gigantesca opera collettiva, simbolo di unione.
Il culmine del rito avverrà con un suggestivo “gioco di sedie” che prenderà la forma di una grande pira. Quando le fiamme avvolgeranno simbolicamente la struttura, Verona saluterà ufficialmente il passato per aprirsi al nuovo. Un gesto corale, antico e contemporaneo allo stesso tempo.
Il gran finale: il sogno dei giganti bianchi
Al calare del sole, l’atmosfera cambierà radicalmente. Piazza Bra si trasformerà in uno spazio onirico grazie ai Quidam. Sette performer francesi faranno apparire dal nulla maestosi cavalli bianchi luminosi alti quattro metri. Queste creature eteree guideranno una parata poetica tra danze e percorsi incantati, portando un messaggio di buon auspicio per l’anno olimpico che attende la città.
