Don Calabria replica alla Cgil: “Sciopero garantito, ma priorità ai pazienti fragili”

Centro Don Calabria respinge le accuse della Cgil sulla limitazione del diritto di sciopero: “Priorità ai pazienti fragili”.

Il Centro Polifunzionale Don Calabria risponde alle accuse mosse dalla Fp Cgil in merito alla presunta limitazione del diritto di sciopero per il personale della struttura. “Le loro dichiarazioni ci lasciano sorpresi” è il primo commento di Federico Patuzzo, direttore del Centro, che ha affidato a una nota ufficiale la posizione dell’ente.

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Nel mirino del sindacato, l’inserimento – da parte della Direzione – di un’ampia parte del personale tra i servizi minimi garantiti in vista dell’astensione dal lavoro indetta per il 22 maggio. Secondo la Fp Cgil, ciò costituirebbe una violazione del diritto dei lavoratori a scioperare. La replica del Centro non si è fatta attendere.

La replica del Don calabria.

“Il Centro, dopo mesi di tentativi volti a raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali in merito ai servizi essenziali da garantire in caso di sciopero, ha dovuto prendere atto del rifiuto a definire un’intesa – spiega Patuzzo, precisando che per la giornata del 22 maggio – la Direzione si è pertanto attenuta alla normativa vigente, nel rispetto del diritto alla salute e alla cura delle persone con disabilità accolte in struttura”.

Sul numero di lavoratori coinvolti nei servizi minimi, Patuzzo sottolinea che “i lavoratori designati a garantire le prestazioni essenziali rappresentano meno del 25% del personale previsto in turno -. E aggiunge – Per la maggior parte di coloro che hanno espresso l’intenzione di aderire allo sciopero, si è provveduto – nei limiti del possibile – alla sostituzione, come previsto dalla normativa. Sono quindi davvero pochi i dipendenti che non potranno scioperare per garantire le prestazioni indispensabili”.

Il Direttore assicura il rispetto del diritto di sciopero, pur ribadendo le difficoltà del settore: “Sebbene la definizione dei contratti collettivi nazionali non dipenda dalla struttura, ci siamo attivati presso tutti gli enti pubblici competenti per ottenere le risorse necessarie al loro rinnovo e continueremo a farlo. Valorizzare adeguatamente i nostri collaboratori è parte integrante della nostra missione”.

Su questo fronte, rivendica anche un’iniziativa di welfare rivolta al personale, poi abbandonata: “Avevamo avviato un confronto per introdurre misure di welfare a favore del personale, ma la proposta è stata respinta con decisione dalla parte sindacale”.

Questione retribuzioni.

Non manca, infine, un chiarimento sulle retribuzioni, dopo le critiche del sindacato che ha denunciato scostamenti fino a 300 euro rispetto ad altri contratti: “La parte economica del contratto collettivo attualmente applicato è scaduta solo a giugno 2024. I trattamenti previsti risultano tuttora allineati con quelli di molti contratti siglati dalle OO.SS – tra cui la stessa Cgil – per il settore socio-sanitario e per i Centri di Riabilitazione. Non conosciamo i parametri utilizzati dalla FP Cgil per le proprie valutazioni, ma possiamo affermare con certezza che le differenze economiche denunciate, talvolta pari a 200-300 euro netti, non corrispondono alla realtà”.

A chiusura del comunicato, la Direzione difende la missione del Centro, evidenziando il contesto in cui opera: “Il Centro Polifunzionale Don Calabria è una fondazione senza scopo di lucro. Non produce margini sulla pelle di nessuno, ma lavora ogni giorno per garantire la sostenibilità dei propri servizi, in un contesto segnato da costi crescenti e risorse pubbliche spesso insufficienti“.