Oltre 87 mila visitatori: La mostra sulla storia di Verona tra “Fascismo e Resistenza” è un trionfo.
A Castelvecchio la mostra di Verona sugli anni bui del Fascismo e della Resistenza continua ad appassionare il pubblico. Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943–1945, allestita nella sala Boggian del Museo di Castelvecchio, sta registrando un successo oltre le aspettative: dall’apertura, lo scorso 14 marzo, ha già accolto quasi 87 mila visitatori.
Un risultato sorprendente, che ha convinto il Comune di Verona a prorogare l’esposizione fino al 2 novembre 2025. “Questa mostra non è solo un omaggio alla nostra memoria storica – spiega l’assessora alla Cultura Marta Ugolini –. La proroga permetterà a tante scuole di visitarla con l’inizio del nuovo anno scolastico”.
Nei primi due mesi di apertura, l’esposizione aveva già attirato 200 gruppi organizzati, di cui 160 scolaresche. Un dato che dimostra quanto le nuove generazioni siano interessate a conoscere da vicino la storia della Liberazione, di cui quest’anno ricorre l’80esimo anniversario.
La mostra, curata da Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo e Francesca Rossi, è un percorso semi-immersivo che combina documenti, filmati d’epoca, proiezioni olografiche, opere d’arte e testimonianze originali. Tra i protagonisti rievocati, nomi noti come Galeazzo Ciano, genero di Mussolini, e figure meno conosciute ma simboliche come Rita Rosani, partigiana ed ebrea, caduta in battaglia nel 1944, o l’antifascista e scultore Vittore Bocchetta.
Rarità.
In esposizione ci sono anche immagini rare, come il filmato dell’Istituto Luce che mostra la visita di Mussolini a Verona nel 1938. Le opere d’arte, gentilmente concesse da collezionisti e istituzioni, raccontano da un lato l’uso dell’arte come strumento di propaganda e dall’altro la forza degli artisti come voci libere e coraggiose.
Memoria e tecnologia.
Il percorso è organizzato in sei sezioni tematiche che accompagnano i visitatori in un racconto rigoroso ma coinvolgente. Un viaggio che unisce memoria e tecnologia per rendere viva una pagina di storia spesso trascurata.
Promossa dal Comune di Verona, in collaborazione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e con il riconoscimento del Ministero della Cultura, la mostra è pensata soprattutto per i più giovani, ma offre a tutti un’occasione per riflettere sulle radici della nostra libertà.
Chi non l’ha ancora visitata ha tempo fino al 2 novembre per scoprire o riscoprire questo pezzo di storia, proprio lì dove si è svolta: tra le mura di Castelvecchio, simbolo della città di Verona.

