Europa Verde: nasce il Circolo di Verona

Crisi limatica e criticità urbane: nasce il Circolo di Verona “Europa Verde”.

Un nuovo soggetto politico e civico si affaccia sulla scena di Verona: è nato il Circolo comunale di Europa Verde. È stato fondato da un gruppo di cittadini di area progressista, sensibili alle tematiche socio-ambientali, e da agricoltori del territorio. L’obiettivo principale è “affrontare le molteplici criticità che affliggono l’area urbana veronese alla luce della grave crisi climatica che vede fortemente coinvolta anche la nostra città“.

L’assemblea costitutiva, nella sala civica Garonzi della seconda Circoscrizione, ha visto la partecipazione dell’assessore comunale Michele Bertucco, candidato al Consiglio regionale del Veneto per Avs, e del portavoce regionale Enrico Bruttomesso.

Portavoce ed esecutivo eletti.

Sono stati designati come portavoce del Circolo due figure con specifiche competenze: Desirè Faccio, imprenditrice agricola, e Lorenzo Albi, pensionato, pianificatore urbano e territoriale, già presidente di Legambiente Volontariato di Verona.

L’assemblea ha inoltre formalizzato l’elezione dell’esecutivo, composto da Francesco Premi, Chiara Martinelli, Grazia Bertucco, e Federico Guarelli. Del comitato promotore e primi firmatari fanno parte: Lorenzo Albi, Giuseppe Campagnari, Pierantonio Framba, Claudio Magagna, Chiara Martinelli, Federico Quarelli, e Francesco Premi.

I punti salienti della mozione costitutiva.

La mozione costitutiva evidenzia la “fragilità strutturale del territorio” messa in luce dalle prolungate siccità e dalle vaste aree impermeabilizzate, che si traducono in isole di calore e violenti fenomeni meteorologici con ingenti danni.

Europa Verde critica l’attuale amministrazione “per risposte frammentarie e una visione ancora dominata da una centralità automobilistica”, denunciando “l’insufficiente presenza di corsie preferenziali per il trasporto pubblico, l’elevato consumo di suolo, e la carente gestione dei beni pubblici”.

E aggiungono: “Scarso interesse viene mostrato anche per le tematiche del lavoro agricolo. Si sottolinea inoltre come, nella fase di revisione del Piano di Assetto del Territorio (PAT), stiano emergendo scelte in continuità con le precedenti Amministrazioni, distanti da quanto promesso in campagna elettorale.

Proposte per una Verona Sostenibile.

Il Circolo intende proporre una “prospettiva alternativa e positiva per affrontare la crisi climatica”. Ecco i punti della proposta scritti dal Circolo in una nota.

  • L’orizzonte di una Verona città metropolitana ed europea, inclusiva, sostenibile e resiliente.
  • La netta discontinuità con politiche urbanistiche passate che hanno privilegiato l’interesse privato su quello pubblico.
  • L’impegno per la trasparenza negli atti pubblici, l’adozione di un Codice Etico per gli amministratori e la regolamentazione dei rapporti con le lobby.
  • Promuovere la Rigenerazione urbana, dando priorità alla riqualificazione della città esistente ed evitando il consumo di nuovo suolo.
  • La creazione di un Nuovo Piano Urbanistico Integrato che unifichi PAT e PI con altri strumenti di pianificazione (mobilità, verde urbano, energia, ecc.), con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento del consumo di suolo al 2030.
  • Incentivi per la nascita di nuove aziende agricole e il ricambio generazionale nel settore.
  • Il passaggio nel settore delle costruzioni da un modello lineare a uno circolare, che punti su recupero e riciclo, riducendo l’impatto delle attività estrattive (cave).

Europa Verde conclude affermando che “l‘incapacità delle precedenti amministrazioni, attratte dal settore immobiliare, ha fatto sprofondare Verona nelle classifiche di sostenibilità ambientale”. Il nuovo Circolo quindi, si pone l’obiettivo di “vigilare, pungolare e suggerire l’attuale amministrazione, affinché i programmi della coalizione raggiungano un grado di applicazione che possa garantire la continuazione dell’esperienza amministrativa“.