Aoui Verona e aeroporto Catullo di Verona lanciano la campagna contro la “Trombosi del Viaggiatore”.
L’aeroporto Catullo di Verona si allea con Aoui per una campagna informativa cruciale: la prevenzione della Trombosi Venosa del Viaggiatore. L’iniziativa, promossa dall’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna B di Borgo Roma, mira a sensibilizzare i passeggeri sui rischi legati alla sedentarietà prolungata durante i lunghi spostamenti, in particolare quelli aerei.
Si stima che i viaggi in aereo che superano le quattro ore possano aumentare il rischio di trombosi venosa da due a tre volte. Per questo motivo, l’esperienza del Punto Informativo, già avviata positivamente durante la Giornata Mondiale della Trombosi, si è trasformata in un impegno continuativo per la sicurezza dei viaggiatori.
Informazione multilingue e tecnologia a bordo.
La campagna congiunta Catullo-Aoui offre un pacchetto informativo completo e accessibile, disponibile direttamente al Terminal Partenze dello scalo veronese. Ecco cosa possono trovare i viaggiatori.
- Brochure informative tradotte in sette lingue: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, arabo e cinese.
- Un breve video con le indicazioni necessarie alla prevenzione.
- Accesso digitale a tutto il materiale tramite QR code o attraverso il sito dedicato (travelersthrombosis-nofear.com).
L’obiettivo è fornire ai viaggiatori in partenza gli strumenti di conoscenza essenziali per affrontare il viaggio in modo consapevole.
L’avvertimento degli esperti: “Mai automedicarsi”.
Il Prof Martinelli, coordinatore del gruppo Coagulazione & Trombosi della Medicina B, ha fornito indicazioni chiare, sconsigliando vivamente il “ricorso all’automedicazione con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti. Tali farmaci, oltre ad avere un’evidenza limitata nella prevenzione della trombosi del viaggiatore, possono esporre a un rischio significativo di effetti collaterali, e vengono prescritti solo in casi rarissimi e per viaggiatori con rischio trombotico eccezionalmente elevato”.
L’attenzione si sposta invece su pratiche semplici e alla portata di tutti, che limitano la ridotta mobilità durante il viaggio. L’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna B, diretta da Simonetta Friso, conferma così il proprio impegno verso la prevenzione e la cura dei pazienti con patologie trombotiche e coagulative, ponendo l’esperienza del team multidisciplinare veronese al servizio della salute dei viaggiatori.
