Gara di solidarietà per la famiglia di Simone, ucciso da un male incurabile: “Uniamo le forze”

Simone Tosetti, di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è morto il 27 giugno, ucciso da un male incurabile: la raccolta fondi degli amici per la moglie e i tre figli.

Una raccolta fondi per la famiglia di Simone, che se n’è andato il 27 giugno, si è trasformata in una vera e propria gara di solidarietà. L’idea è nata dagli amici, per la moglie Sara e per i bambini. “Simone ci ha lasciato. Non c’è altro da dire. Anzi sì: siete tutti meravigliosi. Quando ho ripreso questa raccolta fondi per offrire aiuto e sostegno a Sara e ai bambini, non mi aspettavo una risposta così incredibile”. Perchè già adesso in più di 400 hanno risposto all’appello lanciato su GoFundMe per la famiglia di Simone Tosetti, di Sant’Ambrogio di Valpolicella, scomparso lo scorso 27 giugno.

“Il giorno prima di Pasqua – raccontano gli organizzatori, Hugo, Sara e Alberto – Simone entra in ospedale per accertamenti. Da mesi è sopraffatto da una stanchezza pesantissima. Poche ore dopo la risonanza magnetica, arriva la notizia che nessuno dovrebbe mai ricevere: un glioma molto aggressivo al cervello.

La scoperta della malattia e le nozze con Sara.

“Pochissimi giorni dopo – continuano – Simone e Sara si sposano in tutta fretta per offrire tutela legale ai loro figli, Marco (di 20 anni), Gioia (di 10) e Nicola (di 6). Anche nell’ora più buia, il loro pensiero è lottare e proteggere la loro famiglia”. “Purtroppo Simone dall’ospedale di Borgo Trento non è più uscito. Ha lottato come un leone, ma contro un mostro simile anche i più forti e i più coraggiosi sono destinati a perdere”, proseguono.

“Attraverso questa raccolta fondi – si legge – vogliamo aiutare Sara ad abbattere parte del mutuo rimanente, alleggerire la rata e permetterle di rimettere insieme i pezzi della sua vita senza la preoccupazione di perdere anche quella casa che con tanti sacrifici hanno scelto come nido per i loro figli”.

La solidarietà è stata travolgente: in poco tempo sono stati raccolti 36mila euro. È possibile contribuire QUI. Perchè in fondo “questa storia non ha un lieto fine, ma può avere un esito meno terribile se uniamo le nostre forze”.

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