I segreti del successo di Verona: l’economia vola con turismo e cibo, Pil ai vertici nazionali.
Report Deloitte, Verona è il motore dell’economia del Veneto e corre più dell’Italia: Pil e turismo ai vertici nazionali. Verona non è solo una meta da cartolina, ma un ingranaggio fondamentale che spinge l’economia dell’intero Nord-Est. Il rapporto “Why Verona – Il Bello e il Buono” scatta una fotografia nitida di una provincia che viaggia a una velocità superiore rispetto alla media nazionale.
Il segreto della resilienza: diversificare per vincere.
Mentre lo scenario globale è scosso da incertezze e minacce di dazi, le imprese veronesi dimostrano una solidità fuori dal comune. La forza del territorio risiede nella capacità di non dipendere da un solo mercato: l’export scaligero è talmente diversificato da attutire i colpi delle tensioni commerciali. I settori del Food & Beverage e dell’abbigliamento guidano la classifica, con Verona che si piazza al primo posto in Italia per la vendita all’estero di bevande.
Un territorio “calamitante”: turismo e logistica.
Il successo veronese poggia su due pilastri logistici e naturali.
Il primo Interporto d’Italia: Un hub strategico che collega il Brennero all’Europa, fondamentale per il traffico merci internazionale.
Turismo inarrestabile: Verona è la prima provincia italiana per crescita media annua degli arrivi nell’ultimo decennio (+4,2%). Non è solo merito dell’Arena: il Lago di Garda e le Dolomiti garantiscono un flusso di visitatori costante in ogni stagione dell’anno.
Capitale umano: tra talenti Stem e nuovi modelli aziendali.
L’analisi di Deloitte evidenzia un cambiamento profondo nel modo di fare impresa: le storiche aziende familiari si stanno evolvendo, aprendosi a soci esterni e strutturandosi come società di capitali per gestire meglio il passaggio tra generazioni.
Sul fronte del lavoro, se da un lato il tasso di occupazione dei giovani tra i 25 e i 34 anni è eccellente (80,8%), dall’altro emerge la necessità di investire di più sui giovanissimi e sulla formazione scientifica. Nonostante i laureati in ingegneria siano aumentati del 17%, le aziende del territorio hanno ancora una fame di competenze tecniche e digitali che l’offerta attuale non riesce a colmare del tutto.
