Un investimento da 80mila euro per la rinascita della Lessinia: al via la rimozione degli impianti di risalita.
In Lessinia è iniziato il percorso di rimozione definitiva dei vecchi impianti di risalita abbandonati da decenni. L’intervento, promosso dall’Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia, è finanziato con un contributo di 80mila euro dalla Regione Veneto. Un’azione che punta a restituire al paesaggio montano la sua integrità naturale, eliminando strutture fatiscenti che da anni deturpano l’ambiente.
“Parliamo di un ripristino e restauro ambientale del paesaggio“, spiega il presidente dell’Ente Parco Massimo Sauro, che ha seguito l’avvio dell’operazione dopo un lungo lavoro di ascolto delle realtà locali e delle loro proposte per lo sviluppo turistico sostenibile della zona.
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L’intervento.
L’intervento prevede la demolizione di oltre 140 plinti in cemento, una decina di cabine in muratura – usate un tempo per gli skilift – e tutte le strutture metalliche ancora presenti, come i portali delle vecchie seggiovie. Le aree interessate comprendono, tra gli altri, gli impianti di Campolevà 1 e 2 e Camporotondo, dove sono ancora visibili basamenti e meccanismi di risalita ormai inutilizzati.
Dall’area tecnica del Parco fanno sapere che “la parte superiore dei plinti interrati sarà demolita, mentre per quelli di ancoraggio si procederà alla demolizione completa, così come per le cabine e i portali in ferro dove presenti“. Tutto il materiale ferroso sarà recuperato e avviato allo smaltimento, secondo una logica di sostenibilità ambientale.
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