La voce di Moro dal sequestro: l’evento “rivelatore” è al teatro Nuovo

La prigionia di un uomo, il dramma di una nazione: gli scritti di Aldo Moro rivivono al Teatro Nuovo di Verona.

Martedì 6 maggio alle ore 21 va in scena al Teatro Nuovo di Verona, uno spettacolo dedicato agli scritti di Aldo Moro durante i 55 giorni del suo sequestro da parte delle Brigate Rosse. Il lavoro è portato in scena da Fabrizio Gifuni, che ha curato anche la drammaturgia, e si concentra su lettere e memoriale redatti da Moro tra il marzo e il maggio del 1978.

Il testo si basa sui documenti post prigionia: lettere ai familiari, a colleghi di partito, ai vertici dello Stato, e il lungo memoriale, composto in risposta alle domande dei suoi carcerieri. Si tratta di materiali storici e politici che, fin dall’origine, furono oggetto di contestazione, censura e rimozione pubblica. Il progetto teatrale restituisce al pubblico una rilettura integrale e senza filtri, mettendo in evidenza l’intensità umana e politica di quelle parole.

La messa in scena è essenziale, con pochi elementi, e punta tutto sulla voce, sul corpo e sull’intensità interpretativa dell’attore. Gifuni affronta questo lavoro dopo esperienze analoghe su testi di Pasolini e Gadda, e dopo aver interpretato Aldo Moro al cinema in “Esterno notte” e “Romanzo di una strage”.

Il costo del biglietto è 10 euro per tutti i settori, con posti numerati.