Ragazzo di 16 anni scappa da scuola e annega nella piscina di una villa in Borgo Milano

Tragedia a Verona, un ragazzo di 16 anni è annegato nella piscina di una casa privata in Borgo Milano.

Tragedia nel pomeriggio di oggi, lunedì 15, in Borgo Milano a Verona, nelle vicinanze dello stadio Bentegodi, dove un ragazzo di 16 anni ha perso la vita per essere annegato in una piscina all’interno di una casa privata.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane – di nazionalità cingalese e seguito dal Policlinico di Borgo Roma per alcune patologie – si è allontanato in mattinata dal Centro don Calabria, dove stava frequentando un percorso scolastico. Dopo essersi introdotto nella proprietà, sarebbe caduto nella piscina esterna, dove è stato ritrovato qualche ora dopo ormai privo di vita.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri per effettuare i rilievi e i soccorritori. Per il ragazzo, però, non c’era già più nulla da fare. Rimane da chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto.

Il Don Calabria: “Subito attivate le ricerche”.

“Tutto il Centro Polifunzionale Don Calabria si unisce al dolore della famiglia per la tragica scomparsa di un nostro nuovo allievo. Un ragazzo di 16 anni con disabilità complessa che frequentava la Scuola di formazione professionale. Il giovane è riuscito ad allontanarsi dalla classe, nonostante le azioni di sorveglianza in essere attuate da insegnanti e operatori sociosanitari. Abbiamo subito attivato squadre di ricerca in tutto il perimetro del Centro e preso visione delle riprese effettuate dalle telecamere interne delle due uscite principali della struttura”.

Il presidente e il direttore del Centro Polifunzionale Don Calabria, fratel Matteo Rinaldi e Federico Patuzzo, provati dal tragico evento, ricostruiscono i difficilissimi e concitati momenti successi oggi in mattinata. Purtroppo, il giovane allievo è stato ritrovato dopo alcune ore dalla scomparsa privo di vita nella piscina di una proprietà privata vicina in Borgo Milano.

“Dopo l’inizio delle ricerche – prosegue il direttore – abbiamo avvisato la famiglia e a seguire i carabinieri e la polizia. Temevamo che il ragazzo si fosse nascosto per cui volevamo chiedere il supporto dell’unicità cinofila. Per attivare le procedure di ricerca da parte delle forze dell’ordine, abbiamo accompagnato la famiglia, che è di origine srilankese, a effettuare la denuncia di scomparsa prima ai carabinieri e successivamente in Questura”.

“Siamo a completa disposizione della famiglia del nostro allievo e delle autorità competenti per qualsiasi necessità”, concludono Fratel Matteo Rinaldi e Federico Patuzzo .

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