Fiumi veneti sotto osservazione, tra Pfas e batteri: pubblicato il report di Legambiente, tutte le criticità del Veronese.
Pfas e batteri, fiumi veneti sotto osservazione: tutte le criticità nel Veronese. È stato pubblicato il report conclusivo di “Operazione fiumi – Esplorare per custodire”, la campagna itinerante di Legambiente che nel 2025 ha monitorato lo stato di salute di 13 corsi d’acqua del Veneto. I dati restituiscono un quadro a macchia di leopardo, con alcune situazioni positive ma anche criticità persistenti, in particolare per l’inquinamento da Pfas e per la depurazione.
Pfas nel Fratta Gorzone.
Su dieci punti analizzati per i cosiddetti forever chemicals, otto presentano la presenza di uno o più dei 26 composti Pfas ricercati. Tra i fiumi più compromessi si confermano Retrone e Fratta Gorzone, quest’ultimo osservato anche nel tratto veronese di Cologna Veneta, dove la sommatoria dei Pfas supera i limiti previsti per la potabilità delle acque. Nel Retrone, inoltre, è stato rilevato per la prima volta un Pfas di nuova generazione.
Adige sotto osservazione.
Nel Veronese resta sotto la lente anche l’Adige: sebbene il fiume mostri nel complesso valori migliori rispetto ad altri corsi d’acqua regionali, in tre punti di campionamento sono stati registrati alti livelli di Escherichia coli, indicatore di criticità nei sistemi di depurazione. Dati analoghi emergono anche per il Fratta Gorzone, uno dei “malati cronici” segnalati da Legambiente.
La campagna, realizzata con il supporto tecnico di Arpav e basata sul metodo della citizen science, ha coinvolto cittadini e volontari in 53 punti di prelievo, affiancando – senza sostituirli – i monitoraggi ufficiali. “Gli strumenti di controllo esistono – sottolinea Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – ma serve una scelta politica decisa per ridurre le fonti di contaminazione e intervenire in modo strutturale su depurazione e pratiche agricole”.
Dopo la recente sentenza sul caso Miteni e a dodici anni dall’emersione dell’emergenza Pfas, l’associazione ambientalista invita a non abbassare l’attenzione, chiedendo bonifiche rapide e tutela della salute pubblica anche nei territori di Verona, Vicenza e Padova coinvolti dall’inquinamento.
