Misure cautelari per due operai veronesi accusati di furti nelle case e nei cantieri post terremoto del Maceratese.
Sono finiti nei guai due operai veronesi accusati di aver messo a segno furti in alcune abitazioni e in un cantiere edile nel Maceratese. Per uno è stato disposto il regime degli arresti domiciliari, mentre per l’altro è scattato l’obbligo di firma quotidiano presso la polizia giudiziaria.
Gli episodi risalgono allo scorso settembre, quando i carabinieri, nel corso di controlli mirati al contrasto dei furti nell’area della ricostruzione post terremoto, avevano fermato un veicolo con a bordo quattro operai tra i 23 e i 32 anni. Durante una perquisizione erano stati trovati nella loro disponibilità dispositivi elettronici, bigiotteria e grondaie in rame, risultati rubati da abitazioni private e da un cantiere di Pioraco. La refurtiva era stata poi restituita ai proprietari.
Nei giorni scorsi l’Autorità giudiziaria di Macerata ha ritenuto fondate le risultanze investigative e ha emesso le misure cautelari, eseguite dai carabinieri delle stazioni competenti nella provincia di Verona.
