In carcere a Montorio l’udienza di convalida di Douglas Reis Pedroso, accusato di aver ucciso Jessica Stappazzollo.
Dopo due ore e mezzo nel carcere di Montorio, l’avvocato di Douglas Reis Pedroso si limita a dire poche parole: “Lo stato d’animo del mio assistito è turbato”. È questa infatti, come riferisce Ansa, l’unica dichiarazione rilasciata dal legale del 41enne di origini brasiliane al termine dell’udienza di convalida dell’arresto: l’uomo è accusato di aver ucciso a coltellate la sua ex compagna, Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, 33 anni.
Douglas Reis Pedroso era stato fermato nella notte del 28 ottobre, secondo le ultime informazioni, nei pressi di Valeggio sul Mincio, a pochi chilometri dalla casa di via Silvio Pellico a Castelnuovo, dopo aver allertato i carabinieri e manifestato propositi suicidi. L’uomo si sarebbe trovato in evidente stato di alterazione.
Poco dopo, i militari, insieme ai vigili del fuoco, hanno fatto irruzione nell’appartamento del 41enne a Castelnuovo del Garda, dove hanno trovato il corpo senza vita di Jessica Stappazzollo. La donna era stata colpita con numerose coltellate, un numero tale da rendere la scena particolarmente cruenta.
Nelle prossime ore è attesa l’autopsia sul corpo della vittima, che potrà fornire ulteriori elementi per chiarire la dinamica e i tempi dell’omicidio. Rimane da chiarire anche il mistero del braccialetto elettronico: perchè quando Douglas Reis Pedroso se lo è tolto non è scattato alcun allarme?
- Jessica uccisa dal compagno con “smisurate” coltellate. Lui aveva il braccialetto elettronico, ma se l’era tolto.
- Un passato di aggressioni e denunce: Pedroso aveva violentato la sorella della vittima.
- La tragica fine di Jessica, morta 24 ore prima del ritrovamento. E quelle richieste di aiuto inascoltate.
- Il braccialetto elettronico disattivato e l’allarme ignorato: così è morta Jessica.
- Castelnuovo, 400 fiaccole illuminano il silenzio della tragedia di Jessica.
