Troppi veronesi utilizzano l’auto per muoversi, anche per tragitti molto brevi.

È quanto emerge dal Pums, il primo Piano urbano della mobilità sostenibile di Verona ultimato in queste settimane. Un documento che analizza e studia i flussi di movimento in città, proponendo indicazioni precise su come intervenire sulle infrastrutture, sulle piste ciclabili e sul trasporto pubblico.
Tra le soluzioni per migliorare la viabilità cittadina, il nuovo attraversamento sotto i binari della ferrovia per congiungere Santa Lucia allo Stadio. Così come il collegamento ferroviario tra l’aeroporto Catullo e la fiera. Ma anche il potenziamento del trasporto pubblico locale, il raddoppio delle piste ciclabili previsto dal ‘Biciplan’ e nuove cerniere di mobilità, ossia parcheggi scambiatori serviti non solo da navette e bus ma anche da altri mezzi sostenibili. E, infine, una nuova strada urbana in grado di collegare la zona est della città con la ovest, un passaggio di attraversamento delle Torricelle, ad un’unica canna solo per i mezzi leggeri, fino a Ca’ di Cozzi. Allo studio anche nuove infrastrutture per la connettività del traffico veicolare, come il potenziamento della centralizzazione semaforica, dei pannelli a messaggio variabile, dell’interazione attraverso smartphone. E, infine, l’implementazione della micro mobilità, bici elettriche e monopattini in primis.

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