A Verona nasce la Cittadella della Giustizia: ecco dove sorgerà

Giustizia riparativa, la svolta di Verona: dove sarà la “Cittadella” per ricucire i legami sociali.

Nasce la Cittadella della Giustizia di Verona, un luogo che non punisce ma “ripara” e ricuce i rapporti tra vittima, colpevole e comunità. È questa la filosofia che si cela dietro la “nascita” di questo complesso, istituita ufficialmente dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi.

Un polo strategico in Settima Circoscrizione.

Il nuovo cuore operativo sorgerà nell’immobile di piazza Madonna di Campagna 1/a. Non si tratta di una scelta casuale: la struttura ospita già realtà fondamentali per il tessuto civile come Rete Dafne, il Garante per i diritti dei detenuti e l’Ufficio dei Servizi Sociali per i Minorenni. Con l’inserimento del nuovo Centro per la Giustizia Riparativa, l’area si trasforma in una vera e propria “Cittadella” dedicata alla legalità e al supporto sociale.

I locali sono stati assegnati lo scorso 1° dicembre e la gestione seguirà il modello della co-progettazione, in pieno adempimento con i dettami della Riforma Cartabia. L’accordo avrà una durata triennale, con possibilità di rinnovo, e – aspetto rilevante per le casse comunali – l’intero provvedimento non comporterà oneri finanziari a carico del bilancio dell’ente.

Cosa significa “Giustizia Riparativa”.

Il progetto punta a superare la logica puramente punitiva. L’obiettivo è offrire risposte alternative che favoriscano il recupero del detenuto e, contemporaneamente, garantiscano la riparazione del danno subito dalla vittima. Attraverso soluzioni condivise e la mediazione tra le parti, la Cittadella diventerà un laboratorio per la pacificazione sociale, con lo scopo di rafforzare i legami della comunità veronese.

Le tempistiche.

L’attivazione del Centro non è lontana. “Oggi aggiungiamo un ulteriore importante tassello verso l’operatività”, ha dichiarato l’assessora Stefania Zivelonghi. L’obiettivo dell’amministrazione è rendere il centro pienamente attivo nella prima parte del 2026, una volta concluse le procedure di assegnazione della gestione tramite i bandi di co-progettazione.