Regione Veneto “deve restituire” 6 milioni agli infermieri

Il Fisco fa dietrofront: “Regione Veneto dovrà restituire 6 milioni di euro agli infermieri”.

“La Regione Veneto dovrà restituire 6 milioni di euro per trattenute errate sugli stipendi degli infermieri”: lo afferma il sindacato Nursing Up. La somma era stata “trattenuta” a seguito del recupero dello sgravio fiscale del 5% applicato sugli straordinari in pronta disponibilità.

La vicenda, che ha coinvolto migliaia di professionisti sanitari, ha visto il Veneto agire con “eccessiva solerzia,” come denunciato dal sindacato degli infermieri Nursing Up, in attesa dei necessari chiarimenti ministeriali. “Mentre molte altre Regioni hanno scelto la linea della prudenza, il Veneto ha imposto ai suoi infermieri un vero e proprio prelievo forzoso“, dichiara Guerrino Silvestrini, segretario regionale Nursing Up.

“Una mossa affrettata”.

L’origine del contenzioso risale al mese scorso, quando, a seguito di un interpello dell’Agenzia delle Entrate, si era limitata la tassazione agevolata del 5% ai soli richiami in servizio, escludendo lo straordinario maturato durante la pronta disponibilità. “Sulla base di questa interpretazione, la Direzione Risorse Umane del Servizio Sanitario Regionale aveva dato indicazione alle Aziende Sanitarie venete di procedere al recupero delle somme, anche con valore retroattivo sul 2025″.

Nonostante il Nursing Up avesse immediatamente chiesto alla Regione di sospendere il recupero in attesa di una direttiva ministeriale chiara, il Veneto ha imposto la trattenuta, come spiega il sindacato in una nota.

Ora, la situazione si è ribaltata: “I recenti chiarimenti normativi e ministeriali hanno smentito l’interpretazione restrittiva“, dando ragione alle tesi del sindacato e costringendo la Regione a restituire l’importo. Si stima che la cifra si aggiri intorno ai 6 milioni di euro solo per il territorio veneto, su un totale di 65 milioni a livello nazionale.

Un colpo per la professione.

Il sindacato sottolinea come questa “scelta azzardata e poco ponderata” si sia riversata a danno di una “categoria professionale già in forte difficoltà a causa della cronica carenza di personale e costretta a turni straordinari sistematici”.

Il Nursing Up ora chiede che la Regione rimedi all’errore, procedendo alla “restituzione immediata di quanto impropriamente prelevato dalle buste paga”.