In Borgo Roma il futuro della pediatria: nuove armi contro obesità e diabete infantile

La guerra all’obesità e al diabete infantile parte da Verona: nuove cure e diagnosi precoci.

Verona, al Policlinico di Borgo Roma il futuro della pediatria: nuove armi contro obesità e diabete di tipo 1. Due sfide cruciali per la salute dei più giovani. Infatti pediatri ed esperti provenienti da tutta Italia, sotto la guida del professor Claudio Maffeis, hanno presentato ricerche, strumenti diagnostici e terapie innovative che stanno cambiando il modo di affrontare queste patologie in età evolutiva.

Bambini sempre più a rischio.

In Italia un bambino su tre ha già problemi di peso, e uno su dieci soffre di obesità. A livello globale, secondo Oms e Unicef, gli obesi superano ormai i coetanei malnutriti. Un paradosso che svela la portata del problema. Ma non si tratta di semplice “golosità”: l’obesità è una malattia vera e propria, legata a fattori genetici e neuroendocrini, che influisce sia sulla salute fisica sia sul benessere psicologico, con ricadute pesanti anche in età adulta.

Obesità: diagnosi precoce e cure mirate.

Gli specialisti veronesi hanno mostrato come sia possibile prevenire l’obesità già in gravidanza, e come oggi siano disponibili test genetici specifici in casi gravi. Le cure ci sono: nuovi farmaci, già prescrivibili dai 12 anni, aiutano a ridurre il peso e a migliorare i parametri di rischio associati (dal fegato grasso alla pressione alta). Una ricerca pubblicata su The Lancet e firmata dallo stesso Maffeis conferma però che la prevenzione non si esaurisce con i consigli ai genitori: deve accompagnare i ragazzi per tutto il percorso di crescita.

Diabete di tipo 1: dalla diagnosi anticipata al “pancreas artificiale”.

Il diabete di tipo 1, che colpisce bambini e adolescenti, resta una malattia autoimmune che richiede insulina quotidiana e controlli continui. Ma anche qui le novità non mancano. Oggi un semplice esame del sangue può individuare la malattia prima dei sintomi, riducendo il rischio di crisi gravi. Inoltre, nuove terapie con anticorpi monoclonali permettono di rallentarne la progressione.

Sul fronte tecnologico, i passi avanti sono enormi: sensori e microinfusori intelligenti consentono un’erogazione di insulina calibrata automaticamente, avvicinandosi sempre di più al sogno del pancreas artificiale.