Salta la collaborazione tra Comune e Bacanal

Verona, il Comune revoca l’accordo con il Bacanal del Gnoco: “Gestione fuori controllo”.

Si chiude la collaborazione tra il Comune di Verona e il Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco: revocato l’accordo per la gestione dell’ex Giardino d’Estate, in via Colonnello Galliano. “Dopo tre anni di gestione problematica, con feste non autorizzate, musica abusiva, attività commerciali in un’area vincolata e mancanza di trasparenza”, Palazzo Barbieri ha deciso di dire basta. L’amministrazione ha revocato ufficialmente il patto, firmato nel 2022 e inizialmente previsto fino al 2030, citando “gravi violazioni delle regole e l’impossibilità di proseguire una collaborazione ormai compromessa”.

Il progetto era nato con ottime intenzioni: restituire alla città un’area verde inutilizzata grazie al contributo di un’associazione storica. L’accordo prevedeva attività gratuite, culturali e sociali, ma nei fatti “il Giardino è diventato teatro di eventi a pagamento, concerti improvvisati, somministrazione di cibo e bevande senza permessi e totale mancanza di rendicontazione”.

Il Comune ha provato a salvare la situazione, con richiami formali, incontri chiarificatori e solleciti. Ma ogni tentativo è rimasto lettera morta. Il caso emblematico è la festa di Capodanno con ingresso a pagamento, che ha fatto scattare l’allarme definitivo. La memoria difensiva presentata dal Comitato a luglio non ha convinto: “Troppi episodi, troppa distanza tra quanto previsto dal patto e quanto realmente accaduto”.

A farne le spese non è solo il rapporto con il Bacanal del Gnoco, ma anche l’idea stessa di sussidiarietà, ovvero quella collaborazione tra enti pubblici e associazioni che dovrebbe valorizzare i beni comuni.