Pronto Soccorso in tilt, Cisl Fp Verona: “Forte preoccupazione per le attese che superano le otto ore”.
Cisl Fp Verona lancia un forte allarme sulla situazione dei pronto soccorso cittadini, citando i recenti dati Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Nonostante l’Aoui di Verona sia descritta come la “meno peggio” rispetto ad altre strutture, il sindacato respinge “l’idea di consolazione” e parla di “crisi strutturale“.
Per voce del suo segretario generale, Giovanni Zanini, Cisl Fp Verona esprime “forte preoccupazione” in quanto la definizione di “fascia media di criticità” si traduce nel fatto che “il 17,5% dei pazienti resta in pronto soccorso oltre otto ore prima di ricevere una risposta”.
“Otto ore: un rischio per la dignità”.
“Otto ore non sono un dettaglio: sono una notte intera, un tempo che può trasformare un’urgenza in rischio, una sofferenza in abbandono,” si legge nel comunicato.
Il sindacato ammette che Verona registra un tasso di abbandono relativamente basso, ma sottolinea che “questo dato non è sintomo di efficienza. Al contrario, chi non abbandona l’attesa resta bloccato per ore, un disagio che i cittadini sono costretti a sopportare per ricevere cure”.
“Parlare di ‘buona performance‘ mentre quasi un paziente su cinque resta intrappolato in attese interminabili significa minimizzare una crisi che tocca la dignità delle persone”, ribadisce il sindacato su una nota.
Il confronto con Padova e le richieste al governo.
La Cisl Fp utilizza il confronto con la realtà di Padova per dimostrare che “il problema non è inevitabile: a Padova, solo il 2,9% dei pazienti supera le otto ore di attesa”. Secondo il sindacato, “le lunghe attese a Verona sono il segnale di un sistema sotto pressione, dovuto a organici insufficienti e una rete territoriale che non riesce a filtrare e gestire i bisogni di salute”.
“Consolarsi con il ‘meno peggio’ significa accettare la mediocrità, quando invece servono investimenti, assunzioni e un ripensamento radicale dell’accoglienza sanitaria”. Cisl Fp ribadisce che “la dignità dei cittadini non può essere misurata in ore di attesa” e chiede con urgenza “interventi immediati a Regione e Governo“.
