L’eco della sua voce resterà nell’Arena: Verona piange il baritono Mastromarino.
Verona perde una voce amica: addio ad Alberto Mastromarino che per oltre due decenni è stato un volto familiare e una voce potente dell’Arena e del Teatro Filarmonico. Ora Verona saluta con commozione il baritono che si è spento domenica all’età di 61 anni, dopo una lunga malattia.
Dal debutto veronese nel 2000 fino al 2019, Mastromarino è stato protagonista in alcuni dei più celebri allestimenti areniani e filarmonici. Il suo Amonasro in Aida era diventato una presenza quasi rituale nelle estati dell’Arena, così come i suoi ruoli in Tosca, Pagliacci, Cavalleria rusticana e Madama Butterfly. Rimangono particolarmente vivi nella memoria degli appassionati veronesi L’Amico Fritz di Mascagni, al Filarmonico nel 2001, e La Gioconda di Ponchielli nell’edizione 2005 firmata da Pier Luigi Pizzi.
Nato a Livorno, Mastromarino aveva debuttato nel 1987 a Roma e da allora aveva calcato i più prestigiosi palcoscenici internazionali. Negli ultimi anni si era dedicato con passione all’insegnamento, trasmettendo la sua arte agli allievi del Conservatorio di Pavia.
Le esequie si sono svolte oggi, 6 maggio, nella chiesa parrocchiale di Pastina Santa Luce, in provincia di Pisa.
