La relazione del Garante dei detenuti don Carlo Vinco disegna un quadro allarmante per il carcere di Montorio a Verona.
Situazione sempre più critica nel carcere di Montorio, dove si sono registrati 17 trattamenti sanitari obbligatori (Tso) su un totale di 74 effettuati nel Comune di Verona. Il penitenziario è stato teatro di quattro suicidi e numerosi tentativi di autolesionismo, aggravati dall’assenza di uno psichiatra stabile, supplito dall’intervento del direttore di Psichiatria dell’ospedale di Borgo Trento.
A denunciare il quadro allarmante è don Carlo Vinco, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, nella sua relazione annuale presentata al consiglio comunale di Verona. Il carcere ospita 599 detenuti, con un forte sovraffollamento soprattutto nel reparto infermeria. L’offerta di attività educative, formative e lavorative risulta insufficiente rispetto al numero degli ospiti.
Preoccupante anche la situazione sanitaria, con gravi carenze nell’assistenza odontoiatrica. Se da un lato sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione di una delle due sezioni della palazzina femminile, dall’altro le celle sono ora occupate da tre persone ciascuna, generando tensioni. In corso anche interventi per rinnovare le docce comuni.
Nonostante le difficoltà, Don Vinco ha elogiato la professionalità e l’equilibrio del personale di custodia, che opera tra gravi carenze d’organico, rischi di violenza e il diffuso disagio psicologico dei detenuti.
