“Nessun tesoretto nascosto”: l’assessore replica e difende il sistema sanitario veneto.
Il sistema sanitario veneto è al centro del dibattito dopo le dichiarazioni di Vittorio Morello, presidente regionale dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), pubblicate su Il Gazzettino. A replicare è l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, che difende il lavoro della Regione: “Il Veneto è primo in Italia per qualità dei servizi sanitari secondo le valutazioni ufficiali del Ministero della Salute. Non esiste alcun ‘tesoretto’ nascosto e i rapporti con i privati sono chiari e regolati”.
“Pubblico in prima linea, privato come partner”.
Lanzarin ribadisce che il sistema sanitario regionale resta “a guida pubblica”: “Il privato accreditato è un partner importante, spesso legato a opere religiose storiche, ma lavora dentro regole precise, con tetti di spesa e standard di qualità. Il pubblico non abdica”.
“Fondi già stanziati e bilanci in ordine”.
Secondo l’assessore, le accuse di fondi mai arrivati non hanno fondamento: “Per il 2024 abbiamo stanziato 7,9 milioni di euro in più, per il 2025 quasi 28 milioni. Anche per il 2026 le risorse sono già previste. Dire che non è arrivato un euro significa ignorare deliberazioni pubbliche e operative”. Lanzarin sottolinea anche che i conti della Regione sono stati giudicati “virtuosi” dalla Corte dei Conti.
Liste d’attesa: i dati ufficiali.
Altro tema caldo sono le liste d’attesa. “Le prestazioni urgenti entro 10 giorni (priorità B) sono state azzerate, quelle da fare entro 30 giorni (priorità D) sono diminuite dell’83% e quelle entro 60-90 giorni (priorità P) del 62%”, spiega l’assessore. “Abbiamo inoltre investito oltre 50 milioni tra 2023 e 2024 per acquistare prestazioni aggiuntive dai privati, proprio per abbattere i tempi. I dati della piattaforma nazionale Agenas dicono che oltre il 90% delle prestazioni in Veneto vengono garantite entro i tempi previsti”.
“Trasparenza e chiarezza per i cittadini”.
Nel 2025 la Regione destinerà 825 milioni di euro alla sanità privata accreditata, “ma sempre dentro un sistema pubblico che resta solido e in equilibrio”, precisa Lanzarin. La sua posizione è netta: “I privati devono seguire le regole della sanità pubblica, non viceversa. È ciò che chiedono i cittadini e ciò che continueremo a garantire”.
