Rette case di riposo, i sindacati chiedono aiuti a Regione e Governo

Rette case di riposo: i sindacati di Verona chiedono interventi urgenti a Regione e Governo.

Rette, i sindacati pensionati di Verona Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil chiedono aiuti a Regione e Governo per le case di riposo e per non lasciare soli i Comuni. Infatti, hanno incontrato mercoledì 16 ottobre gli assessori comunali Luisa Ceni (Politiche sociali) e Michele Bertucco (Bilancio) per discutere delle conseguenze della recente sentenza del Consiglio di Stato.

La decisione del 12 agosto ha annullato il regolamento comunale che stabiliva come il Comune di Verona integrava le rette per le case di riposo delle persone non autosufficienti. Ora il Comune dovrà rispettare i criteri fissati dal Dpcm 159/2013 (Regolamento Isee).

Durante l’incontro, il Comune ha fatto sapere che sta scrivendo un nuovo regolamento per adeguarsi alla legge.

“Siamo soddisfatti che l’amministrazione si stia muovendo – spiegano Spi, Fnp e Uilp – perché è importante garantire regole più giuste per gli anziani e le loro famiglie”.

I sindacati, però, chiedono che la questione non resti solo sulle spalle dei Comuni. «Serve un intervento della Regione Veneto per dare risorse e regole chiare a tutti. E anche il Governo deve finanziare davvero la riforma nazionale sulla non autosufficienza, che oggi è ferma», sottolineano.

“La situazione -, spiegano i sindacati, – riguarda molti Comuni della provincia di Verona, dove esistono regolamenti simili a quello annullato. Per questo Spi, Fnp e Uilp chiederanno un incontro con il presidente del Comitato dei sindaci, Flavio Massimo Pasini, per trovare regole comuni in tutta la provincia.

La non autosufficienza – concludono – non può essere gestita Comune per Comune. Serve una strategia unica e risorse pubbliche adeguate, perché gli anziani e le loro famiglie non possono essere lasciati soli davanti a costi così alti“.