Verona, la storia di Isolina Canuti al Camploy: a teatro il dramma di un femminicidio del 1900.
Verona, il femminicidio di Isolina rivive in scena: studenti delle medie contro la violenza di genere al Teatro Camploy. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, gli studenti della scuola media intitolata a Isolina Canuti porteranno in scena la storia tragica della giovane veronese, vittima di un atroce delitto all’inizio del Novecento.
Lo spettacolo, intitolato ‘Isolina e le altre’ e promosso dal Comune di Verona nell’ambito del cartellone eventi a tema, sarà riproposto martedì 25 novembre alle 21 al Teatro Camploy.
Il progetto, nato nei banchi della scuola media Isolina Canuti di Parona, è frutto di una collaborazione tra gli alunni, la drammaturgia curata dalla profe Elena Benvenuti e la regia di Andrea Castelletti del Teatro Modus, che tiene regolarmente laboratori nelle scuole.

Delitto atroce insabbiato.
La figura di Isolina Canuti, orfana di madre e figlia di un impiegato, è il simbolo di un delitto senza colpevoli, di una violenza di genere insabbiata dal potere. La sua storia si consuma nel gennaio del 1900 a Verona: Isolina, incinta, è l’amante di Carlo Trivulzio, tenente degli Alpini di nobile famiglia udinese.
Costretta ad abortire, la giovane morì soffocata su un tavolo di osteria mentre le veniva praticato l’aborto clandestino. Il suo corpo venne poi fatto a pezzi e gettato nell’Adige. Nonostante i forti sospetti e un iniziale arresto, Trivulzio fu scarcerato.
Avvelenata la testimone.
L‘inchiesta fu segnata da depistaggi e misteri, come la morte per avvelenamento dell’amica Emma Poli, potenziale testimone chiave. La conclusione giudiziaria vide la vittoria del tenente, mentre il deputato socialista Mario Todeschini, che aveva denunciato l’inerzia delle autorità, fu condannato per diffamazione. La stampa dell’epoca contribuì a “cancellare la memoria della vittima e l’orrore del crimine” strumentalizzando il caso a fini antimilitaristi.
Oggi, grazie al libro di Dacia Maraini e all’associazione veronese ‘Isolina e le altre’ (co-organizzatrice dello spettacolo e presieduta da Marisa Mazzi), la dignità di Isolina Canuti viene finalmente restituita. L’iniziativa, presentata nella sede della Società Letteraria, rientra nel calendario di eventi ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne 25 novembre. Riguarda anche te’.
