“L’arte di Perdere”: il nuovo film girato a Cerro di Johnny Calà racconta il calcio oltre la sconfitta.
Cerro diventa il set di un film sul calcio che racconta la sconfitta: qui nasce “L’arte di perdere”, il nuovo lavoro di Johnny Calà. Il giovane regista, figlio di Jerry, porta sullo schermo una storia di sport e di vite mai del tutto vinte, ma neanche perse.
A dare spessore al racconto, una squadra di ex talenti rimasti a metà strada tra il sogno di diventare campioni e la realtà di chi il pallone lo vive ancora come passione pura. Un gruppo di uomini cresciuti con la promessa di un futuro diverso, che oggi si ritrova a calciare su un prato sgangherato, simbolo di una generazione disillusa ma ancora capace di rialzarsi.
Girato tra le strade di Cerro e i campi della provincia veronese, il film è frutto di un progetto interamente firmato da studenti di audiovisivo, che hanno deciso di raccontare cosa si nasconde dietro il mito del calcio giovanile: un mondo dove, troppo spesso, contano più le aspettative di profitto che le persone.
In campo si muovono volti noti come Alberto Malesani, Sergio Pellissier, Damiano Tommasi, Stefano Sorrentino, Demetrio Albertini e Maurizio Compagnoni: icone che qui diventano parte di una riflessione collettiva sul senso di fallire, rialzarsi e ripartire.
Il film, girato e prodotto nel 2024, è un invito a guardare il calcio da un’altra prospettiva: quella in cui perdere non è una resa, ma un modo diverso di continuare a giocare.
