Botti di Capodanno, l’avvertimento del comune di Verona: occhio alle multe da 200 euro.
Il Comune di Verona rinnova l’appello per un Capodanno consapevole: scattata la campagna “Rinuncia ai botti!”: multe ai trasgressori. Un invito rivolto alla cittadinanza a evitare l’uso di petardi e fuochi d’artificio, sottolineando le gravi conseguenze che questi possono avere sugli animali e sulle persone più vulnerabili.
L’iniziativa è visibile grazie all’affissione di manifesti in tutta la città e la diffusione di messaggi sui social media e sui totem digitali, anche per coinvolgere i più giovani.
Rischio reale per persone fragili e animali.
Come sottolineato nel comunicato, l’abitudine dei festeggiamenti rumorosi pone seri rischi. Oltre a mettere a repentaglio l’incolumità di chi li usa, le esplosioni hanno ripercussioni critiche sulla salute degli animali domestici e selvatici, provocando stress, stati d’ansia e potenziali fughe, che spesso sfociano in incidenti stradali.
La campagna si concentra anche sulla tutela delle persone fragili, come gli anziani, i soggetti con problemi cardiaci o le persone che soffrono di autismo, per i quali i forti e improvvisi rumori possono risultare particolarmente traumatici o pericolosi.
Occhio alle multe.
L’esplosione di botti e fuochi d’artificio non autorizzati comporta una sanzione amministrativa di 200 euro, come previsto dall’art. 30bis del Regolamento della polizia urbana.
Il Comune e le forze dell’ordine ricordano le normative vigenti. Massimiliano D’Errico, comandante delle Guardie Zoofile Oipa di Verona, ha ribadito l’importanza di tenere gli animali domestici in sicurezza.
“Ricordiamo che il guinzaglio è obbligatorio per legge e, per quanto possibile, di tenerli in casa, nemmeno da soli in giardino, e di stargli vicino, soprattutto nella notte del 31 dicembre, quando i rumori sono purtroppo continui e più intensi”, ha dichiarato D’Errico.
Sensibilizzazione nelle scuole.
Per affrontare il problema alla radice, il Comune ha avviato un progetto nelle scuole primarie di secondo grado, in collaborazione con le associazioni della Consulta per la tutela degli animali. L’obiettivo è sensibilizzare i ragazzi – e indirettamente i loro genitori – sul rispetto degli animali, visto come fondamento del rispetto verso le persone.
