Casa di Giulietta deludente? Risponde il Comune: “Ecco perché non è vero”

Casa di Giulietta l’attrazione turistica più deludente d’Italia, la risposta del comune di Verona.

La Casa di Giulietta è l’attrazione turistica più deludente d’Italia? Il comune di Verona non ci sta, e replica all’indagine condotta dalla piattaforma Preply.

“Non si può comparare un luogo culturale a una mera attrazione turistica – scrive in una nota palazzo Barbieri -. La Casa di Giulietta rientra nel ventaglio di scrigni d’arte de “I MUV – I Musei di Verona” ed è tra i luoghi di pellegrinaggio laici più visitati al mondo. Secondo la piattaforma Preply, però, è anche l’attrazione che ha più deluso le aspettative dei turisti: un evidente passo falso, visto che il Cortile e la Casa di Giulietta sono luoghi culturalmente densi di significato, che non possono essere comparati a parchi di divertimento (come Fiabilandia e Mirabilandia, rispettivamente al secondo e al quarto posto della stessa classifica) o a siti naturalistici (come la Spiaggia di Mondello, al settimo posto)”.  

“Basterebbe questo – continua la nota – per mettere un punto alla questione, ma leggiamo i dati. A far storcere il naso ai turisti, in base all’analisi dei giudizi, sono le lunghe code da affrontare prima di accedere all’edificio, spesso anche solo per scattare una foto con la famosa statua dell’eroina shakespeariana al centro del cortile. È bene specificare però che la delusione registrata non dipende dallo stato di conservazione di cortile ed edificio, né dai servizi offerti, bensì resta nel perimetro della gestione dei flussi che tocca i 170.000 ingressi mensili, come registrato nel mese campione di dicembre 2022 (tra il 6 dicembre 2022 e l’8 gennaio 2023), divisi tra i visitatori del museo Casa di Giulietta e tra chi è interessato a entrare solo nel Cortile”.

La soluzione del nuovo ingresso.

Insomma, la colpa sarebbe dei troppi visitatori. “Per far fronte alla domanda turistica crescente, infatti, l’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Damiano Tommasi, già a novembre (a pochi mesi dall’insediamento della nuova giunta) ha avviato un’importante sperimentazione degli ingressi al Cortile e alla Casa di Giulietta, agevolando il passaggio di visitatori entranti e uscenti, in ordine e sicurezza. La soluzione, risultato dei comuni propositi di amministrazione, Soprintendenza e Teatro Nuovo, prevedeva il trasferimento temporaneo dell’ingresso al Cortile di Giulietta dal Teatro Nuovo in piazzetta Navona nel periodo natalizio e a cavallo di San Valentino”.

“Per accedere al Cortile o al museo, i visitatori proseguivano seguendo le indicazioni dal foyer del Teatro Nuovo fino al retro dell’edificio, noto anche col nome di Piccolo Teatro di Giulietta, antistante al balcone più celebre del mondo. Quindi ingresso da Piazza Navona e uscita in via Cappello, per evitare la concomitanza di entrata/uscita nella sola via Cappello e creare un flusso armonioso a senso unico. Istituire un ingresso diverso dall’uscita può sembrare una soluzione semplice se non si ha ben presente la conformazione degli spazi. Per entrare nel dettaglio matematico: considerando il dato apicale registrato di 5500 persone al giorno (nei giorni festivi di massima affluenza) e tenendo presente che sono ammesse solo 120 persone contemporaneamente nel Cortile, ampio 140 metri quadrati, significa gestire l’ingresso di 9 persone al minuto, nell’arco di dieci ore (dalle ore 9 alle ore 19)”.

Due tipologie di biglietto.

“Il risultato della sperimentazione? Un successo, che ha segnato la svolta dopo decenni di dibattiti e su cui si sono dichiarati soddisfatti commercianti, residenti, guide turistiche e turisti. Se, in fase di sperimentazione, l’ingresso al cortile per i visitatori è stato totalmente gratuito (tutte le spese di apertura teatro, gestione spazi e personale è stato a carico del Comune di Verona), il prossimo passo potrebbe essere prevedere due tipologie differenti di biglietti: un biglietto con un importo accessibile per l’ingresso al cortile, accanto al biglietto per la Casa di Giulietta. Una cifra simbolica per entrare nella cornice shakespeariana con ordine, distanza e sicurezza, su cui l’amministrazione sta ragionando per aumentare la fascinazione del luogo e aggiungere percorsi esperienziali letterari.  

L’assessora: “C’è una task force al lavoro”.

“La notizia che è stata ripresa dai media, relativa alle pessime recensioni dei visitatori del Cortile di Giulietta, non mi sorprende – spiega Marta Ugolini, assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Verona -. Da subito la nostra amministrazione ha preso carico del tema della gestione del Cortile di Giulietta. È un luogo che ancora oggi non è sotto la proprietà di nessuna azienda, organizzazione o ente specifico, ma si tratta di una comproprietà su cui insistono dei luoghi culturali, attività commerciali e attività varie e molto intensamente visitato. I flussi turistici di questi giorni ce lo testimoniano. Da novembre abbiamo iniziato ad avviare un dialogo con tutti i portatori d’interesse che insistono sul sito turistico, dove c’è anche un Museo del Comune di Verona e abbiamo sperimentato modalità di accesso nuove”.

“Stiamo mettendo a punto una soluzione di entrata, che tenga conto dei flussi. Abbiamo considerato le recensioni, i dati. Passare dall’immaginare una soluzione a metterla a terra, per quanto riguarda i suoi aspetti giuridici, fiscali, amministrativi e legali e che tutti possano essere soddisfatti non è un passaggio breve. Con l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e una task force del Comune di Verona ci stiamo lavorando e contiamo di arrivare presto a una soluzione che il prossimo anno metta le aree di Giulietta tra le più apprezzate della città, questa volta senza riserve. Nel frattempo sono a New York a partecipare a un’iniziativa di formazione della Harvard University finanziata da Bloomberg Philanthropies e dedicata alla leadership delle città. E qui hanno ribadito che sperimentare e usare i dati per decidere è il metodo per portare il cambiamento nelle città di oggi. Andiamo avanti”.

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