Il Festival Shakespeariano contro la censura in Florida: “Venite a Verona”

A Verona torna il Festival Shakespeariano con artisti da tutto il mondo, anche dagli Stati Uniti: “Inconcepibile quanto deciso in Florida”.

Mentre la Florida vieta Shakespeare nelle scuole e ne censura i testi, primo tra tutti “Romeo e Giulietta”, a Verona il Festival Shakespeariano si prepara ad accogliere dal 24 al 31 agosto artisti provenienti da tutto il mondo- inclusi gli Stati Uniti.

Ai nastri di partenza c’è il Verona Shakespeare Fringe Festival: il programma è inserito nel cartellone dell’Estate teatrale veronese- Festival Shakespeariano e prevede 8 spettacoli, tutti in prima nazionale, in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e quest’anno anche dagli Stati Uniti. I titoli sono stati selezionati perché capaci di arricchire l’offerta culturale cittadina, rafforzandone la dimensione internazionale, multilingue e multiculturale.

“Siamo pronti ad ospitare compagnie e studenti della Florida”, ha affermato il direttore del Festival Shakespeariano Carlo Mangolini. “Se non possono conoscere e vedere Shakespeare nel loro Paese lo potranno fare a Verona nel corso della Summer School e del Fringe Festival. La cultura non si vieta, si promuove e facilita. La censura è un richiamo ai tempi più bui dell’umanità. È uno strumento che non dovrebbe più esistere. Le opere del Bardo sono immortali, da secoli ci permettono di riflettere su tematiche universali e sempre attuali, è inconcepibile quanto deciso in Florida. C’è sempre più bisogno di arte e teatro”.

Al Festival anche l’attivista americana Lisa Wolpe.

Il Fringe Festival sarà inaugurato giovedì 24 agosto con Othello del regista georgiano Levan Tsuladze. A lui è stato affidato il compito di indagare tra le pieghe del dramma della gelosia per antonomasia, offrendo un’interpretazione inedita in questa prestigiosa prima nazionale co-prodotta dal Theatre Studio 42 di Tiblisi e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.

Si proseguirà venerdì 25 agosto con Shakespeare and the Alchemy of gender. Un monodramma, scritto e interpretato dall’americana Lisa Wolpe attrice, regista, insegnante, scrittrice e studiosa di fama mondiale, nota per la sua sperimentazione sui temi “gender” nella drammaturgia shakespeariana. Lo spettacolo si basa sulle sue esperienze personali come attivista a tutela dell’inclusione, della diversità, dell’equità, dell’accessibilità e a favore della promozione dei diritti delle donne e dell’eguaglianza razziale.

Sabato 26 agosto, sarà la volta del Riccardo III dei rumeni Aradi Kamaraszínház theatre Company. Il protagonista, qui interpretato da Karo Balyan, incarna l’ambizione più spietata, pur non essendo presentato al pubblico con difetti fisici evidenti, come spesso accade.

Per l’appuntamento di domenica 27 agosto, invece, l’azione si sposterà in una vera e propria cucina dei giorni di festa con Feast, spettacolo scritto da Olivia Negrean per la compagnia inglese Parabbola.

Dalla cucina alla poesia per riscoprire, nella purezza della lingua originale, il poemetto Venus and Adonis proposto lunedì 28 agosto dagli inglesi di The Noon tide sun. Martedì 29 agosto, invece, ad essere protagonista sarà la danza contemporanea macedone della Skopje dance Theatre con Lady Macbeth.

Gran finale con uno spettacolo ideato per Verona.

Dalla danza alla musica con un irriverente versione ultra pop che mescola i testi del bardo alle sonorità anni ‘80, in scena al Camploy mercoledì 30 agosto. In questo spettacolo teatral-musicale proposto dagli svedesi di AbsoLutemusicDuo Malin Sternbrink e Niklas Atterhall, dialoghi e soliloqui, tratti da alcuni dei drammi shakespeariani più amati, si intrecciano ad iconiche hit anni ‘80.

Giovedì 31 agosto gran finale con gli americani Naked shakes dalla California e il loro The death of kings, un adattamento di Irwin Appel ispirato a otto dei drammi storici di Shakespeare, da “Richard II” a “Richard III”. È uno spettacolo d’ensemble, che intreccia narrazione, lavoro corale, musica e suoni dal vivo, fisicità audace e straripante virtuosismo attoriale. La compagnia presenterà a Verona una nuova versione di questo allestimento, appositamente studiata per il Verona Shakespeare Fringe Festival.

Il Festival, che indaga le vie attraverso cui Shakespeare continua a dare voce all’immaginario collettivo, è l’unico partner italiano dell’European Shakespeare Fringe Network, la rete che riunisce i principali festival europei tematici, ed è parte integrante della Summer school “Shakespeare e il Mediterraneo” organizzata dal Centro Skenè e dedicata quest’anno allo studio di “Antonio e Cleopatra”.

I biglietti sono in prevendita sul sito www.boxol.it e al Box Office di via Pallone. Ingresso a 10 euro, ridotto a 8 euro per under 26 e over 65. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it e https://skene-veronashakespearefringefestival.dlls.univr.it/2023-edition/.

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