Cane “preso in ostaggio” in un furto d’auto a Verona: la storia a lieto fine del chihuahua Lillo.
Intorno alle 16 di ieri, un ladro ruba l’auto di un uomo in via Negrelli a Verona, e parte a tutta velocità, ignaro (o forse no) che sul sedile c’è anche Lillo, il chihuahua del proprietario.
Scatta immediatamente l’allarme. L’uomo, disperato, si rivolge alla Polizia e le Volanti iniziano una frenetica caccia alla vettura scomparsa. La prima pista porta nella zona dello Stadio, ma è un dettaglio tecnologico a rimettere tutto in movimento: il proprietario aveva lasciato il cellulare in macchina. Grazie alla localizzazione, gli agenti restringono il campo delle ricerche nella zona di Veronetta.
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Poco dopo, primo colpo di scena: il telefono viene ritrovato abbandonato in via San Nazaro, e l’auto rubata viene individuata in via Bassetti, chiusa e apparentemente intatta. Ma all’interno nessuna traccia di Lillo.
A quel punto la ricerca cambia volto. I poliziotti iniziano a interrogare passanti, negozianti, chiunque possa aver visto qualcosa. Intanto, su consiglio degli agenti, il padrone pubblica un appello su una pagina social dedicata agli animali smarriti. È la svolta: tra i tanti commenti, spunta una foto. Ritrae un uomo che tiene in braccio proprio lui, il piccolo chihuahua scomparso.
In meno di un’ora, la Polizia rintraccia Lillo: è chiuso dentro una Fiat Panda parcheggiata in piazza XVI Ottobre. Ha una ferita al collo ma è vivo. Secondo le prime ricostruzioni, il cucciolo sarebbe stato aggredito da un cane di grossa taglia e soccorso da un passante che, in buona fede, lo avrebbe caricato in auto con l’intento di portarlo in una clinica veterinaria.
Lillo viene preso in consegna dagli agenti, trasportato d’urgenza in clinica e curato. Poi, finalmente, il momento più atteso: il ritorno tra le braccia del suo proprietario, che è andato in Questura per ringraziare personalmente gli agenti che hanno reso possibile il lieto fine.

