Verona in allerta per la piena dell’Adige: “Evitare l’alzaia e le zone vicine al fiume”

Allerta a Verona: la piena dell’Adige, effetto del maltempo in Alto Adige, potrebbe arrivare nelle prossime ore.

A causa delle forti piogge che si sono abbattute sull’Alto Adige nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 giugno, è attesa una piena moderata del fiume Adige a Verona, che dovrebbe raggiungere la città tra la mezzanotte e la mattina di mercoledì 4 giugno.

Aggiornamento.

Le precipitazioni, più intense del previsto e ancora in corso nelle prime ore di martedì, hanno già provocato una risposta idrologica significativa lungo tutta l’asta dell’Adige. A comunicarlo è il servizio di Protezione Civile comunale, che sta monitorando costantemente l’evoluzione della situazione, in stretto coordinamento con i centri previsionali regionali.

Le portate in crescita.

A Trento il livello del fiume è in crescita, con portate attese tra i 700 e i 1100 metri cubi al secondo nelle prossime 6–12 ore, salvo eventuali riduzioni dovute alle laminazioni attivate nei bacini a monte. A Verona, spiegano i tecnici, ci si attende valori simili o lievemente inferiori, proprio grazie a queste operazioni di contenimento.

L’evento è stato definito come una “piena moderata”, ma le portate potrebbero avvicinarsi alle soglie di attenzione, a seconda di come evolveranno le piogge e della gestione idraulica del fiume nei prossimi interventi.

L’appello: “Evitare l’alzaia e le aree vicine all’Adige”.

La raccomandazione rivolta ai cittadini è questa: evitare l’alzaia, il Boschetto e tutte le zone vicine al corso del fiume, dove il rischio di improvvisi innalzamenti del livello dell’acqua è più alto.

Il Comune di Verona invita a prestare massima attenzione nelle prossime 24 ore. “Seguiamo l’evoluzione della piena minuto per minuto – spiegano i tecnici – e in questa fase è fondamentale che i cittadini evitino comportamenti a rischio, come l’accesso alle zone golenali o a quelle più prossime agli argini”.

Situazione sotto controllo, ma in evoluzione.

L’arrivo della piena ha subito un ritardo rispetto alle previsioni iniziali, ma resta una priorità per i servizi di monitoraggio idraulico. “Stiamo operando in coordinamento con i consorzi e con i gestori degli invasi a monte – fa sapere la Protezione Civile – per modulare al meglio le portate in arrivo a Verona”.

Per ora non si prevedono esondazioni, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente in base all’andamento delle precipitazioni e alle decisioni sulla regolazione delle dighe.