Occhio ai calici, iniziata la vendemmia in Valpolicella: “Annata equilibrata, quantità in calo”.
È iniziata oggi la vendemmia 2025 nei 19 comuni della denominazione della Valpolicella: le prime rilevazioni del Consorzio parlano di un’annata che si preannuncia “equilibrata”, con grappoli caratterizzati da ottima maturazione fenolica e un buon equilibrio tra zuccheri e acidità.
Nonostante le piogge cadute a ridosso della raccolta, le condizioni climatiche hanno favorito la concentrazione di antociani e tannini, fondamentali per struttura e colore dei grandi Rossi veneti da lungo invecchiamento. Corvina, Corvinone e Rondinella, vitigni simbolo della zona, mostrano uno stato sanitario nel complesso buono, segno del lavoro costante dei viticoltori nella difesa dei vigneti.
Marchesini: “Meno quantità, più posizionamento”.
A delineare le prospettive della vendemmia è Christian Marchesini, presidente del Consorzio Valpolicella: “Il risultato dell’andamento climatico dell’annata 2025 dovrebbe portare nei calici vini che esprimono spessore e fedeltà ai terroir della denominazione, con prospettive qualitativamente interessanti per i palati dei consumatori“.
Dal punto di vista quantitativo, la produzione complessiva si attesterà attorno agli 850 mila quintali di uva, circa il 10% in meno rispetto al 2024. Di questi, 350mila quintali saranno destinati all’appassimento per la realizzazione di Amarone e Recioto.
Il lavoro nei vigneti.
La vendemmia in Valpolicella non è solo tradizione e qualità, ma anche occupazione. Per la sola raccolta manuale delle uve destinate all’appassimento servono circa 120mila giornate lavorative, cifra che sale a 170mila includendo la vendemmia meccanizzata per gli altri vini della denominazione.
I numeri.
Il Consorzio Valpolicella riunisce oltre 2.400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, distribuite su 8.600 ettari di vigneto. Nel 2024 la denominazione ha prodotto 59 milioni di bottiglie, per un giro d’affari stimato attorno ai 600 milioni di euro, oltre la metà legati all’Amarone, ambasciatore del territorio nel mondo.
