Est Veronese in agitazione, il personale dei servizi sociali incrocia le braccia: è sciopero.
La vertenza sul futuro dei servizi sociali nell’Est Veronese ha raggiunto il punto di rottura: proclamato lo sciopero. Dopo il “fallimento della procedura di conciliazione tra i sindacati e le amministrazioni comunali coinvolte”, le sigle Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato lo sciopero generale di tutto il personale dell’ATS Ven-27.
L’astensione dal lavoro è prevista per l’intera giornata di lunedì 17 novembre 2025 e culminerà con una manifestazione pubblica in Piazza Costituzione a San Bonifacio alle ore 10.
Lo scontro.
Al centro del braccio di ferro c’è la forma giuridica da attribuire all’Ente ATS Ven-27 – Est Veronese. Nonostante le organizzazioni sindacali abbiano ribadito “la necessità di mantenere la natura pubblica dell’ATS, in linea con le richieste del personale e la normativa nazionale”, gli amministratori dei comuni coinvolti hanno confermato la volontà di “procedere con la costituzione di un’Azienda Speciale Consortile di tipo economico“.
Secondo i sindacati, questa scelta – adottata senza un reale coinvolgimento delle rappresentanze – “apre la strada a una serie di gravi conseguenze negative. Rischio di privatizzazione dei servizi sociali. Perdita dello status di dipendente pubblico per il personale. Riduzione delle garanzie contrattuali e sindacali. Un generale peggioramento delle condizioni lavorative rispetto ad altri ATS provinciali”.
L’appello in piazza.
La mancata conciliazione ha quindi sancito l’ufficialità della mobilitazione. Ad incrociare le braccia saranno tutte le categorie professionali operanti nei servizi sociali dell’ATS, inclusi assistenti sociali, operatori socio sanitari e personale amministrativo.
