Amia: ora i cartoni delle bevande si buttano nel cassonetto della carta

“Nella cartaaaaa? Sì!”: adesso a Verona i cartoni delle bevande si buttano nel cassonetto Amia della carta.

A Verona da oggi, i cartoni per bevande, come quelli del latte o dei succhi, si buttano nel cassonetto della carta, come riferito da Amia. Questa non è una semplice modifica delle istruzioni, ma il risultato dell’attivazione di una sofisticata filiera di riciclo a chilometro zero, un accordo strategico che vede protagonisti il consorzio Comieco e l’azienda di servizi ambientali Amia Verona.

L’impianto che smonta e recupera carta, plastica e alluminio.

Il cuore di questa rivoluzione è un nuovo impianto industriale locale, Selecta, dotato di un selettore ottico di ultima generazione. Questa macchina è in grado di isolare automaticamente i cartoni poliaccoppiati dal flusso generico di carta e cartone.

Una volta selezionati, i materiali vengono indirizzati alle Cartiere Saci. È qui che avviene la magia del recupero totale. L’azienda veronese non si limita a estrarre la fibra cellulosica, ma è capace di separare e valorizzare anche le frazioni di plastica e alluminio presenti nei cartoni. In sostanza, un prodotto complesso viene smembrato e riciclato nella sua interezza.

Obiettivi ambiziosi e benefici economici.

L’iniziativa non è solo un vanto ecologico, ma un progetto con solide basi economiche. Attualmente, Verona gestisce circa 300 tonnellate di cartoni per bevande all’anno, ma l’obiettivo, spinto dalla nuova capacità impiantistica, è ambizioso: raddoppiare questo volume entro i prossimi tre anni.

Tale crescita si inserisce in un contesto già positivo per la città, che nei primi nove mesi del 2025 ha raccolto 11.500 tonnellate di carta e cartone, generando corrispettivi economici per oltre 845 mila euro riconosciuti da Comieco. Migliorare il riciclo significa non solo proteggere l’ambiente, ma anche aumentare i ritorni economici per la gestione locale dei rifiuti.

La Campagna.

Per assicurare il successo di questa nuova prassi, è stata lanciata una massiccia campagna di comunicazione dal titolo giocoso: “Nella cartaaaaa? Sì!”. L’obiettivo è superare ogni residuo scetticismo o abitudine errata. La campagna, che coinvolge cittadini, bar e attività commerciali, sfrutterà affissioni, radio, TV e, soprattutto, i social network.