Negrar: Giornata mondiale delle malattie tropicali: “Alcune sono endemiche anche qui”

Giornata mondiale delle malattie tropicali all’ospedale di Negrar: “Alcune sono endemiche anche in Italia”.

Il 30 gennaio Verona celebra la Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette, con una serie di eventi organizzati dall’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Queste malattie, diffuse soprattutto nelle aree più povere del mondo, non sono così lontane da noi: alcune sono già presenti in Italia e altre potrebbero arrivare presto.

Cosa sono le malattie tropicali neglette.

Dette anche Ntd (Neglected Tropical Diseases), sono un gruppo di 20 patologie causate da virus, batteri, parassiti o funghi. Colpiscono circa 1,7 miliardi di persone nel mondo, specialmente nelle zone tropicali e subtropicali, dove le condizioni di povertà e scarsa igiene le rendono difficili da combattere.

Tra queste, alcune sono già endemiche in Italia, come la leishmaniosi (trasmessa da insetti detti “pappataci”) o la strongiloidosi, diffusa in passato tra chi camminava scalzo su terreni contaminati. Altre, come la dengue, stanno iniziando a diffondersi, favorite dal cambiamento climatico e dalla presenza della zanzara tigre.

Eventi a Verona per conoscere e prevenire.

Incontri con gli studenti.

250 ragazzi delle scuole superiori parteciperanno a un viaggio virtuale tra Africa, Asia e Sudamerica, guidati da esperti che li aiuteranno a scoprire come si combattono queste malattie. Ci sarà anche Luca Mercalli, famoso esperto di cambiamenti climatici, per spiegare i rischi del riscaldamento globale sulla salute.

Il Palazzo illuminato.

Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, si tingerà di magenta, il colore simbolo delle malattie tropicali dimenticate.

Mostra fotografica.

Alla Camera di Commercio, una mostra gratuita racconterà con immagini l’impatto di queste patologie sulle persone.

L’allarme viene da Negrar.

Gli esperti dell’ospedale di Negrar avvertono che alcune malattie, come la dengue, potrebbero diventare sempre più comuni in Italia. Solo l’anno scorso, si sono registrati 213 casi di trasmissione autoctona, un numero mai raggiunto prima. La dengue, nota anche come “febbre spaccaossa” per i forti dolori muscolari che provoca, non si trasmette da persona a persona, ma solo attraverso la puntura della zanzara tigre.

Con il riscaldamento globale e temperature più alte, la zanzara tigre si sta diffondendo in nuove aree e con essa il rischio di epidemie locali.

Come proteggersi.

La prevenzione è fondamentale. Gli esperti consigliano di rivolgersi al pronto soccorso in caso di febbre dopo un viaggio in zone tropicali. Una diagnosi rapida può salvare vite e impedire la diffusione di malattie come la dengue. Fare attenzione alla zanzara tigre, eliminando l’acqua stagnante vicino alle case, dove può deporre le uova.

La ricerca.

L’ospedale Sacro Cuore Don Calabria è un centro di eccellenza per queste malattie. “Investire in ricerca non è solo un dovere morale, ma anche una strategia per proteggere la nostra salute“, afferma il Federico Gobbi, direttore scientifico dell’ospedale.