Le “Parole Alte” di Moni Ovadia al Film Festival della Lessinia

Moni Ovadia porta la sua riflessione sull’esilio, al Film Festival della Lessinia.

Mercoledì 27 agosto al Film Festival della Lessinia ci sarà Moni Ovadia, figura centrale della cultura yiddish, attore, scrittore e musicista. Alle 16 sarà protagonista dell’incontro Parole Alte, in dialogo con il direttore artistico Alessandro Anderloni.

Ovadia porterà sul palco la sua riflessione sull’esilio come condizione universale, capace di trasformarsi in ricchezza e apertura. “Nella cultura errante – ricorda – lo straniero è colui che apre il confine, portatore di benedizione. L’esilio è splendore dell’essere umano“.

Parole che risuonano forti in un’epoca segnata da nuove guerre e migrazioni. Lui stesso, arrivato bambino in Italia dalla Bulgaria, ha fatto dell’esperienza del confine una chiave di lettura della contemporaneità, non senza prese di posizione coraggiose, come la denuncia del «genocidio intenzionale» a Gaza.

Le proiezioni di mercoledì.

La giornata si apre al Teatro Vittoria alle 10 con la retrospettiva di Il toro (1994) di Carlo Mazzacurati, una commedia dolceamara sull’amicizia e la fuga.

Dalle 15.30 spazio ai più piccoli con FFDL+, che propone corti d’animazione da Lettonia, Georgia, Belgio, Francia e Colombia.

Alle 18 il Concorso presenta La fabulosa máquina de cosechar oro (Cile, Paesi Bassi, 2024) di Alfredo Pourailly De La Plaza, ritratto di un minatore della Terra del Fuoco in lotta con la fatica e la dignità del lavoro. Segue l’anteprima italiana di Baraftoo (Iran, 2025) di Sepideh Jamshidi Nejad, ambientato in una miniera di sale dove sei anziane donne vivono un’esistenza dura e immobile.

Alle 21 sarà la volta di Gli ultimi (Italia, 2024) di Michele Sammarco: la storia di un parroco che porta la sua benedizione fino alle case isolate del Monte Cornacchia, sfidando la solitudine e le strade dissestate.

La musica in piazza.

La giornata si chiuderà alle 23 con il concerto del Capo Verde Quintet guidato dalla voce intensa di Karin Mensah, che intreccia le sonorità della tradizione capoverdiana con jazz e soul, accompagnata da Roberto Cetoli (pianoforte), Luca Donini (sax), Pier Brigo (contrabbasso) ed Ernesto Da Silva (percussioni).