Carlo Acutis è Santo: nel duomo di Legnago è custodita la sua reliquia.
Una ciocca di capelli di Carlo Acutis, il ragazzo che la Chiesa ha decretato santo, è custodita nel duomo di Legnago. Da ieri 7 settembre infatti, il giovane morto a soli 15 anni e già conosciuto in vita per la sua fede e l’impegno verso i più deboli, è ufficialmente santo.
La cerimonia di canonizzazione è stata in piazza San Pietro e ha segnato il primo grande evento del pontificato di papa Prevost. Il suo predecessore, Francesco, aveva espresso il desiderio di canonizzare insieme Acutis e Pier Giorgio Frassati durante l’Anno Santo della Speranza, ma la morte sopraggiunta lo aveva impedito.
Chi era l’influencer di Dio.
Nato a Londra nel 1991 da una famiglia italiana e cresciuto a Milano, Carlo Acutis aveva coltivato fin da bambino una spiccata passione per i computer. Usava le sue competenze per creare siti web al servizio della scuola e della parrocchia, convinto che anche la tecnologia potesse diventare uno strumento di evangelizzazione.
Il legame con Assisi, dove trascorreva spesso le vacanze, rafforzò la sua sensibilità per i poveri e l’ambiente, in piena sintonia con l’insegnamento di san Francesco. Carlo Acutis andava ogni giorno a Messa e recitava il Rosario.
Colpito da una leucemia fulminante nell’ottobre 2006, morì. La sua tomba si trova ad Assisi, come da suo desiderio. In meno di vent’anni, la sua figura è divenuta un punto di riferimento per tanti giovani: un ragazzo normale, appassionato di videogiochi e informatica, capace però di vivere con radicalità la fede e la carità.
Non a caso molti lo chiamano “l’influencer di Dio”. Celebre rimane una delle sue frasi più citate da papa Francesco durante gli incontri con i giovani: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.