Stop all’antenna 5G a Lavagno: il Comune respinge il progetto per la vicinanza a scuole e case.
Il progetto per l’installazione di un’antenna telefonica nei pressi del Forte di San Briccio non andrà avanti: Lavagno dice “no”. Il Comune ha infatti annunciato la redazione di una determinazione negativa, mettendo così fine alla procedura avviata dalla società Inwit per conto di Tim, vincitrice del bando Pnrr “Piano Italia 5G”.
La decisione è maturata dopo la scadenza dei dieci giorni previsti per eventuali osservazioni da parte dell’azienda proponente, che non ha presentato alcuna replica.
Le motivazioni del no.
Il sindaco Matteo Vanzan ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, sottolineando come l’amministrazione abbia fin da subito accolto le preoccupazioni dei cittadini e del comitato sorto a San Briccio: “L’antenna non verrà più installata in quella posizione così controversa. Ci siamo mossi nel rispetto della legge e dei regolamenti per fermare un progetto sbagliato, vista la vicinanza con il centro abitato e con luoghi sensibili come la scuola”.
Già in fase di conferenza dei servizi, il Comune aveva espresso parere contrario, richiamando il “rispetto della distanza minima di 200 metri da aree con scuole e asili”.
Pareri contrastanti.
Oltre al Comune, anche la Provincia di Verona, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Soprintendenza Speciale per il Pnrr avevano espresso parere negativo al progetto. L’Arpav invece si era detta favorevole, valutando accettabili i parametri tecnici e ambientali dell’impianto.
Possibili sviluppi futuri.
Il sindaco Vanzan ha chiarito che il Comune resterà vigile anche per il futuro: “Se la società presenterà una nuova richiesta, l’antenna dovrà essere collocata lontano da scuole, asili e centri abitati, in una posizione meno impattante dal punto di vista paesaggistico”.
