La carie si forma quando i batteri nella bocca iniziano a intaccare i tessuti del dente, lentamente ma in modo costante. Questi microrganismi si nutrono degli zuccheri introdotti con l’alimentazione e producono acidi che, nel tempo, erodono lo smalto e la dentina. All’inizio, una carie può passare del tutto inosservata: lo smalto non ha nervi, quindi anche se viene danneggiato, non si sente nulla.
Il problema nasce quando questa erosione raggiunge gli strati più profondi del dente, come la dentina o la polpa. A quel punto compaiono fastidi, sensibilità al caldo e al freddo o dolore vero e proprio. Tuttavia, fino a quel momento, molti non si accorgono della presenza della carie, credendo erroneamente che la mancanza di sintomi equivalga a una bocca sana.
Cosa succede se non curi una carie
Secondo biodent.al, realtà specializzata in impianti dentali in Albania, ignorare una carie non la ferma: continua a progredire, passo dopo passo. Dopo aver intaccato lo smalto, la lesione si estende alla dentina, che è più morbida e più vulnerabile. Da qui, i batteri raggiungono la polpa dentale, dove si trovano nervi e vasi sanguigni. È in questa fase che iniziano i dolori più acuti, ma ormai il danno è già avanzato.
Se la carie continua a progredire, può portare alla necrosi della polpa e alla formazione di un ascesso, cioè un’infezione che si diffonde nei tessuti circostanti. Nei casi più gravi, si arriva alla perdita del dente. Inoltre, i trattamenti diventano sempre più complessi: ciò che poteva essere risolto con una semplice otturazione richiederà una devitalizzazione, una ricostruzione o addirittura un impianto.
Può volerci tempo: settimane, mesi, persino anni. Ma una cosa è certa: la carie non si ferma da sola.
Le conseguenze delle carie trascurate sulla salute generale
C’è l’idea diffusa che la carie riguardi solo il dente. Ma non è così. Un’infezione dentale può avere ripercussioni sull’intero organismo. I batteri presenti in una carie profonda possono entrare nel circolo sanguigno e causare infezioni a distanza.
Tra le complicazioni più documentate ci sono le endocarditi batteriche, un’infiammazione grave delle valvole cardiache, soprattutto nei soggetti predisposti. Anche il diabete può essere peggiorato da infezioni orali croniche, così come alcune complicanze in gravidanza sono state associate a infezioni parodontali non trattate.
Oltre al cuore e al metabolismo, una carie trascurata può contribuire a sinusiti persistenti, dolori articolari e a un’infiammazione diffusa che influisce sul benessere quotidiano. In soggetti fragili o immunodepressi, una carie può diventare un punto di partenza per problemi molto più seri.
Perché è meglio curare le carie subito
Affrontare una carie nelle sue fasi iniziali è più semplice, meno costoso e molto meno invasivo. Un’otturazione precoce richiede una sola seduta e una spesa contenuta. Rimandare, invece, significa andare incontro a terapie più lunghe, più costose e più stressanti, con un rischio maggiore di perdere il dente.
Un controllo oggi può evitarti mesi di dolore e centinaia di euro domani. La prevenzione è la scelta più conveniente: visite periodiche, una corretta igiene orale e l’attenzione ai primi segnali possono fare la differenza. Non serve aspettare il dolore per prendersi cura della propria bocca. Al contrario, è proprio l’assenza di sintomi che dovrebbe spingere a controlli regolari, per individuare e risolvere i problemi prima che diventino gravi.
Non aspettare che faccia male: una carie curata in tempo ti salva il sorriso, la salute e il portafoglio.
