Tenta di rubare un’auto e di infilarsi nelle case, 45enne arrestato

I carabinieri di Legnago hanno arrestato un 45enne dopo che aveva tentato di rubare un’auto e di infilarsi nelle case.

I carabinieri di Legnago hanno arrestato in flagranza di reato un 45enne, cittadino marocchino abitante nella pianura veronese, in quanto gravemente indiziato di tentato furto di autovettura, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Erano da poco trascorse le 22 del 26 novembre quando al 112 della Centrale operativa della Compagnia carabinieri di Legnago, pervenivano segnalazioni telefoniche da parte di alcuni cittadini che avevano notato un individuo che, travisato e a bordo di una bicicletta, provava, dapprima di accedere in alcune abitazioni nel comune di Cerea, al fine di compiere dei possibili furti e, subito dopo, tentava il furto di una autovettura nel vicino comune di Casaleone.

Quest’ultimo delitto non si concretizzava grazie al tempestivo intervento di un addetto a vigilanza privata che poneva in fuga il soggetto. Allertati i militari dell’Arma, questi in poco tempo, anche grazie alla perfetta conoscenza dei luoghi localizzavano il 45enne in una strada adiacente.

Il tentativo di fuga.

L’uomo, alla vista dei carabinieri, tentava una breve fuga a piedi, liberandosi di un coltello a serramanico di grosse dimensioni e spingendo a terra uno dei carabinieri; nonostante la energica resistenza opposta il 45enne veniva comunque fermato, grazie alla prontezza dei militari che lo immobilizzavano.

L’immediata perquisizione del soggetto permetteva di rinvenire sulla sua persona, oltre al coltello recuperato, anche grammi 18 circa di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo hashish, già pronta per lo smercio al dettaglio. Tutto il materiale rinvenuto veniva posto in sequestro e, informata la Procura della Repubblica di Verona, il soggetto veniva arrestato e trattenuto presso le celle di sicurezza del Comando Compagnia di Legnago. Il giorno seguente il 45enne veniva condotto innanzi al Giudice del Tribunale di Verona, il quale convalidava l’arresto, applicava la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del processo fissato il 2 febbraio 2026.

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