I misteri dell’omicidio di Bussolengo: “Mi tradiva, l’ho sposato solo per i documenti”

Omicidio di Bussolengo, proseguono le indagini.

Mentre proseguono le indagini, emergono altri dettagli sull’omicidio di Bussolengo, dove la 36enne di origini brasiliane Edaline Ferreira ha confessato di aver ucciso il marito Francesco Vetrioli, 37 anni, autotrasportatore, sposato lo scorso 2 aprile dopo tre anni di fidanzamento e una convivenza di 8 mesi, tra vari alti e bassi. Ma restano molti dubbi ancora da chiarire.

La donna si trova in carcere a Montorio con l’accusa di omicidio aggravato. Per oggi, venerdì 22, è prevista l’udienza di convalida davanti alla gip Paola Vacca. Le accuse formulate nei suoi confronti dal pm Carlo Boranga sono pesanti: Vetrioli sarebbe stato colpito “in camera da letto, mentre dormiva, con un martello da carpentiere al cranio per 4 volte e poi con un coltello per 18 volte al torace e alla schiena”. Per questo la Procura di Verona le contesta anche la premeditazione.

Dall’interrogatorio della donna, che si è presentata al comando della polizia locale di Bussolengo dieci ore dopo l’omicidio, emergono intanto altri particolari. La 36enne avrebbe infatti raccontato che il marito la picchiava e la tradiva continuamente. Nella notte tra martedì e mercoledì, secondo la ricostruzione dei fatti, la moglie ha atteso che il marito si addormentasse per poi colpirlo alla testa con un martello e finirlo con diverse coltellate alla schiena e al torace.

“Lui mi minacciava sempre dicendomi che se avessi raccontato che mi picchiava nessuno mi avrebbe creduto, e così ha fatto anche martedì, ripetendomi sempre che non ho i documenti”, avrebbe ripetuto al pm. Il movente sarebbe da ricercare nell’atteggiamento violento dell’uomo, dunque. Ma su questo sono in corso verifiche da parte degli inquirenti. I due si sono conosciuti 3 anni fa, e per stessa ammissione della Ferreira il matrimonio è stato contratto lo scorso aprile per regolarizzare la sua posizione, visto che la 36enne brasiliana è irregolare sul suolo italiano, e che su di lei pende un ordine di espulsione emesso dalla Prefettura di Parma con obbligo di rimpatrio.

Insomma, sull’omicidio maturato nella casa di via San Valentino, a Bussolengo, rimangono molti misteri da chiarire. Gli stessi amici e colleghi di lavoro della vittima, come riporta il Corriere di Verona, non erano nemmeno a conoscenza del matrimonio con la 36enne brasiliana, e descrivono Francesco Vetrioli come un uomo “mite, tutto casa e lavoro”. E faticano a spiegarsi come sia potuta finire in quel modo.

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