Tornano i contagi nelle scuole di Verona. L’allarme di Gimbe: “I vaccini da soli non bastano”

Verona, tornano i contagi da Covid nelle scuole.

Dopo pochi giorni dall’inizio delle lezioni, le scuole di Verona cominciano già a vacillare. In città e provincia, secondo i dati forniti dall’Ulss 9 Scaligera e riportati anche dalla stampa locale, nella prima settimana di lezioni, tra lunedì 13 e lunedì 20 settembre, si sono registrati oltre 40 casi di contagio, per la precisione 42: 11 le classi finite in quarantena, di cui 7 nelle scuole dell’infanzia e 4 nelle secondarie di primo grado. Una settantina sarebbero gli studenti costretti a ricorrere già alla Dad per seguire le lezioni.

La maggior parte di questi contagi si è dunque verificato tra i più piccoli, nelle materne, dove i bambini non sono vaccinati e non hanno nemmeno l’obbligo di indossare la mascherina. Nelle scuole dell’infanzia è previsto l’isolamento automatico per tutti alla prima positività riscontrata.

In ogni caso scatta l’allarme, anche a Verona. E a mettere il mondo scolastico sul chivalà ci pensa Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “L’obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere fortemente disatteso, come dimostra il numero di classi e studenti già in quarantena. E’ una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti”, ha detto Cartabellotta, anticipando il report della Fondazione Gimbe sulla situazione Covid e prevenzione nelle scuole.

Tutto questo mentre il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva aperto alla possibilità di eliminare le mascherine nelle classi dove tutti gli studenti hanno completato il ciclo vaccinale. Per Gimbe, un rischio davvero eccessivo.

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