Sanità Veneta in crisi, Bigon denuncia: “Liste lunghe, medici in fuga, cittadini rinunciano a curarsi”.
Sanità veneta, l’allarme della Bigon: “Liste d’attesa ancora troppo lunghe, la situazione reale è ben diversa da quella descritta dal presidente uscente Zaia”. Con queste parole la consigliera regionale Anna Maria Bigon è intervenuta durante una conferenza stampa a Verona sulle persistenti criticità delle liste d’attesa nella sanità veneta.
Affiancata dai volontari degli sportelli di mutuo aiuto per il diritto alle cure, Bigon ha denunciato che “molti cittadini non riescono a ottenere appuntamenti nei tempi prescritti” e che “il 7,4% dei veneti rinuncia alle cure per difficoltà economiche”. Ha inoltre evidenziato la “fuga di medici e infermieri dal pubblico” e una generale riduzione delle prestazioni sanitarie pubbliche.
Pur accogliendo positivamente i 40 milioni stanziati dalla Regione, ha precisato che “devono essere solo un primo passo” e che servono risorse strutturali, nuove assunzioni e incentivi per chi lavora nel sistema pubblico. “Proseguendo con la logica dell’emergenza, non risolveremo nulla”, ha detto.
Bigon ha infine puntato l’attenzione anche sulle Rsa, dove “le liste d’attesa continuano a crescere”, e sulla crisi dei medici di base, con “solo 35 domande per oltre 350 incarichi vacanti nel Veronese”. “Servono scelte coraggiose per salvare la sanità pubblica”, ha concluso.
