Primo Maggio in piazza a Verona: “Basta lavoro povero e precario”

Il Primo Maggio a Verona.

Musica, letture e allegria per il Primo Maggio di Verona festeggiato da Cgil Cisl Uil in piazza dei Signori con interventi al microfono di pensionate e pensionate e di delegate e delegati dai luoghi di lavoro che hanno messo a tema i valori fondanti della nostra Carta costituzionale, che quest’anno compie 75 anni e alla quale la festa era dedicata, a cominciare ovviamente dal diritto al lavoro, passando poi per il diritto alla salute e della necessaria progressività del sistema fiscale.

Hanno trovato spazio nei numerosi interventi anche le perplessità suscitate dal decreto lavoro del Governo, annunciato e attuato “in tempi e modalità a dir poco irrituali, che non fornisce risposte stabili sul taglio del cuneo contributivo e fiscale, essendo la misura adottata temporanea, e che allarga ancor di più le maglie dei contratti a termine, alimentando la precarietà già dilagante”.

I segretari Francesca Tornieri (Cgil), Giampaolo Veghini (Cisl) e Giuseppe Bozzini (Uil) hanno indicato con i loro interventi la necessità di mettere il lavoro al centro dello sviluppo economico, per avere più sicurezza sul lavoro, più salario e maggior equilibrio tra tempi di vita e tempi di lavoro, per una società più giusta e solidale: “Basta al lavoro povero e precario”.

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