Pasqua al cioccolato amaro: tra rincari e scaffali pieni di uova e colombe, Verona frena la corsa ai tipici prodotti pasquali.
Pasqua si avvicina, ma il clima festivo anche a Verona sembra avere il freno a mano tirato: basta entrare in un supermercato della città per accorgersi che gli scaffali sono pieni di uova di cioccolato e colombe che sembrano più un lusso che una tradizione.
Il colpo d’occhio è inequivocabile: molti prodotti pasquali restano sugli scaffali, in attesa di clienti, che sono sempre più attenti al portafoglio. La colomba classica, un tempo acquisto d’obbligo, è ora soggetta a valutazioni più rigide. Il motivo? Prezzi alle stelle.
I dati parlano chiaro: secondo una recente indagine del Codacons le colombe lievitate costano fino al 21% in più rispetto allo scorso anno, mentre per le uova si registrano aumenti fino al +30%. In alcuni casi, si sfiorano i 20 euro per un uovo di marca. Dati simili emergono anche da un’indagine di Altroconsumo realizzata su 30 punti vendita tra fisici e online: negli ultimi dodici mesi il prezzo delle colombe è aumentato del 20%. Non è un caso, allora, se il mercato risponde in modo disomogeneo: resistono le pasticcerie artigianali, dove chi decide di spendere lo fa puntando tutto su gusto e qualità.
Tra uova e sorprese.
A conti fatti un prodotto di marca medio-alta arriva a toccare i 22 euro, pari a 70 euro al chilogrammo. E anche gli articoli destinati ai più piccoli registrano rincari fino al 33% per le uova che includono in licenza i loghi di società sportive, cartoni animati, o serie tv. In questo caso però è la sorpresa a salvare le vendite.
Se parliamo di uova pasquali, a tenere botta sono infatti proprio i prodotti destinati ai più piccoli, quelli con sorprese mirate e accattivanti: i marchi più noti sanno come giocare la carta del desiderio infantile. Le uova Kinder con personaggi di culto come Harry Potter sono i più gettonati. In controtendenza, offerte lampo e uova da 150 grammi a meno di 4 euro vanno a ruba nei discount e nelle catene più popolari.