Calcio e salute mentale, la partita inclusiva si gioca a Verona

Mentalmente in Campo: a Verona operatori e pazienti giocano a calcio insieme per dare un calcio al pregiudizio.

Torna a Verona la seconda edizione di “Mentalmente in campo”, il torneo di calcio a 5 che porta in campo non solo sportivi, ma anche un messaggio di inclusione e lotta allo stigma. La Giornata Mondiale della Salute Mentale che cade il 10 ottobre, si celebra quest’anno anche a Verona e con un fischio d’inizio.

Sul campo da gioco del Palazzetto del Centro Sportivo Gavagnin scenderanno squadre composte in modo unico: a giocare insieme, infatti, saranno operatori e pazienti del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Ulss 9 Scaligera. Medici, infermieri, educatori, volontari e persone in carico al Servizio Psichiatrico giocheranno fianco a fianco.

L’evento, a ingresso libero , inizierà alle 16, con il calcio d’inizio previsto per le 16:30. L’iniziativa, supportata da partner fondamentali come Cus Verona e l’Università degli Studi di Verona (Facoltà di Scienze Motorie), punta a dimostrare il valore terapeutico e sociale dello sport.

“Obiettivo abbattere le barriere”.

I promotori dell’iniziativa sottolineano come “il campo da gioco sia l’ambiente ideale per superare le differenze e i pregiudizi legati ai disturbi psichici”.

Felice Alfonso Nava, Direttore dei Servizi Socio Sanitari Ulss 9 Scaligera, ha messo in luce il potere unificante del calcio: “Lo sport, soprattutto il calcio, mette in pratica il concetto dell’inclusione, con il passaggio della palla e il coinvolgimento di tutti, sullo stesso campo, per un obiettivo comune”.

L’evento vedrà anche la partecipazione di studenti e dottorandi universitari, futuri professionisti che avranno così l’occasione di toccare con mano il valore formativo dello sport adattato.