Inaugurato l’anno accademico, incontro tra studenti e ministra Bernini

Inaugurato dalla ministra Anna Maria Bernini l’anno accademico dell’Università di Verona. Incontro con gli studenti.

“Non sono certo qui per per prendere in giro gli studenti”: così la ministra dell’università e ricerca, Anna Maria Bernini, arrivando a Verona per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo scaligero. Prima della cerimonia la ministra si è fermata a parlare con gli studenti, che da quasi due settimane protestano accampati in tenda contro il caro affitti. “So che qui c’è anche l’Udu – ha detto Anna Maria Bernini – mi sono confrontata con loro in molte città, non siete i primi che vedo. Mi fa piacere che siate qui. Non dovevo venire, ma sapendo che c’eravate voi sono venuta. La mia azione prescinde totalmente dalle tende, legittime, peraltro. Che le tende ci siano o non ci siano, noi andiamo avanti perché abbiamo cominciato prima”.

“La ministra dice che è d’accordo: Ma vogliamo che non siano solo parole”.

“Dopo una settimana di presidio abbiamo avuto modo di incontrare la ministra Bernini – hanno detto da parte loro gli studenti Udu di Verona al termine dell’incontro con la ministra -. Dopo giorni e notti passate in tenda abbiamo ottenuto un breve incontro con la ministra dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, che non ha voluto concederci più di dieci minuti. Le abbiamo presentato la nostra idea sulla residenzialità e sull’utilizzo dei fondi del Pnrr attraverso le piattaforme scritte in questo periodo di mobilitazione”.

“Nella lettera – hanno aggiunto i rappresentanti degli studenti – abbiamo presentato la nostra idea di residenzialità, vogliamo che il corpo studentesco possa vivere a 360° le città in cui scelgono di studiare. La ministra su questo ci ha dato ragione, sottolineando come anche lei ritenga necessario che la comunità studentesca sia anche una comunità di cittadinanza. Vogliamo però che non siano solo parole”.

“Con il Pnrr 7.500 posti letto”.

“Io – ha ricordato infine Bernini – ho cominciato a lavorare all’housing universitario dal primo giorno in cui mi sono seduta sulla sedia del ministero. A avevamo un target: noi entro marzo 2023 dovevamo produrre alla Commissione Ue 7.500 posti letto per avere la terza rata del Pnrr. Quindi per me era un’assoluta priorità, era l’inizio di un percorso che non inizia e finisce solamente con l’housing universitario, ma che prevede anche le borse di studio”.

“Stiamo cercando soluzioni percorribili”.

“Grazie alla costante collaborazione con l’Esu di Verona – ha dichiarato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini – siamo riusciti ad assicurare il posto alloggio a tutti gli studenti idonei per reddito e per merito come fissato dalla normativa sul diritto allo studio.  Dall’inizio del mio mandato con il governo di Ateneo stiamo cercando soluzioni percorribili per rispondere all’emergenza alloggi e qualche risultato l’abbiamo comunque ottenuto”.

“Con Esu, Comune di Verona e Fondazione Camplus, abbiamo trovato 30 posti letto nel quartiere Filippini alle tariffe previste per il diritto allo studio: posti oggi tutti occupati. Sempre in collaborazione con l’Esu e con la Curia di Verona è stato presentato un nuovo progetto, in attesa di risposta del ministero, che prevede la realizzazione di altri 130 posti letto o più in zona Veronetta. E ancora, con Michele Romano, Presidente di Croceverde, stiamo procedendo nell’area di via del Capitel con le richieste di autorizzazione al Comune per la ristrutturazione di ulteriori 120 posti letto. Sono convito che anche l’Amministrazione comunale potrà fare la sua parte”.  

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