Rivoluzione nel turismo: Federalberghi Verona contro il gigante Booking.com, si punta al risarcimento.
Gli albergatori si preparano a fare causa a Booking.com: Federalberghi Verona, insieme alle associazioni europee del settore turistico, ha deciso di avviare un’azione legale collettiva contro la nota piattaforma di prenotazioni online. L’obiettivo: chiedere un risarcimento per anni di pratiche ritenute “scorrette“.
“Un’opportunità per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo” ha dichiarato Maurizio Russo, presidente di Federalberghi Confcommercio Verona, commentando l’iniziativa.
La decisione arriva dopo una sentenza della Corte di giustizia europea, che il 19 settembre 2024 ha stabilito che “le clausole imposte da Booking.com agli hotel – le cosiddette clausole di parità tariffaria – violano le regole della concorrenza nell’Unione Europea”.
“Negli ultimi vent’anni, queste clausole hanno posto gli alberghi in una posizione di svantaggio competitivo” ha spiegato Russo. “Hanno impedito agli hotel di offrire prezzi migliori sui propri siti, costringendoli a pagare commissioni più alte a Booking.com”.
Secondo Federalberghi, gli hotel italiani hanno quindi subito un danno economico e possono chiedere un risarcimento per il periodo compreso tra il 2004 e il 2024. La causa sarà seguita da un gruppo di esperti legali ed economici specializzati in diritto della concorrenza, gli stessi che hanno ottenuto la sentenza europea del 2024.
In una nota, l’associazione chiarisce che “gli hotel potranno recuperare una parte significativa delle commissioni versate a Booking.com, oltre agli interessi maturati”.
Tutti gli alberghi italiani possono partecipare alla causa, registrandosi sul sito www.mybookingclaim.com. Il termine per aderire è fissato al 31 luglio 2025.
