In attesa delle Olimpiadi 2026, a Verona il “Sesto Cerchio” accende la fiamma della cultura sportiva.
In attesa dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Verona sarà protagonista, insieme alla provincia di Sondrio, del progetto “Il Sesto Cerchio”. Si tratta di un percorso multidisciplinare di spettacoli, performance e attività educative pensato per intrecciare arte, sport e valori olimpici. Da ottobre 2025 a giugno 2026 Verona si prepara quindi a vivere la sua personale Olimpiade della cultura.
Il debutto è domenica 5 ottobre in piazza dei Signori, con Go Wild For Life, azione collettiva urbana curata da Chiara Frigo che inaugurerà ufficialmente la rassegna.
Calendario degli eventi.
Il programma mette al centro la comunità e in particolare i giovani, chiamati a partecipare come spettatori ma anche come protagonisti dei processi creativi. Cinque le aree tematiche che scandiranno il percorso.
- Opening, con spettacoli e performance collettive capaci di coinvolgere il pubblico.
- Fiamma Olimpica, eventi lungo il percorso della torcia ufficiale per celebrare la partecipazione e i valori dello sport.
- Femminile, dedicata alle esperienze e alle prospettive delle donne nello sport e nella società.
- Le Paralimpiadi, con progetti culturali che daranno spazio alla rappresentazione e valorizzazione della disabilità.
- Opera, grande spettacolo di teatro musicale con giovani artisti provenienti da accademie e conservatori.
Gli appuntamenti a Verona.
Il primo spettacolo sarà “Randagio – perdi solo quando ti arrendi”, ispirato alla vita dell’olimpionico veronese Fulvio Valbusa, interpretato da Stefano Scherini. Debutterà il 16 ottobre al Teatro Camploy alle ore 21, dopo una serie di matinée dedicate agli studenti delle scuole superiori.
Nel corso dei mesi seguiranno incontri e performance diffuse, dai progetti di teatro musicale contemporaneo agli spettacoli nati dai percorsi partecipativi che coinvolgeranno licei e scuole di danza. Previsti anche momenti di confronto con atleti olimpici e personalità della cultura, riuniti nel ciclo Sporty Telling, per raccontare lo sport non solo come competizione ma come esperienza di vita e crescita personale.
La stretta di mano tra Verona e la Valtellina.
“Il Sesto Cerchio” collega simbolicamente Verona – che ospiterà la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e l’apertura delle Paralimpiadi – alla provincia di Sondrio, cuore delle gare con Bormio e Livigno.
Come ha spiegato il sindaco Damiano Tommasi, il progetto nasce per “mettere al centro non le strutture, ma le persone”. Un concetto rafforzato dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini, che sottolinea come la rassegna sappia unire “creazioni originali, prospettive femminili, temi di inclusione e sostenibilità, offrendo anche a chi non sarà all’Arena la possibilità di vivere lo spirito olimpico e paralimpico”.
La rete di collaborazioni.
Il progetto è ideato da Zebra Impresa Sociale e Mitchmacher, con la direzione artistica di Chiara Frigo, Giovanna Scardoni, Nicoletta Scrivo e Stefano Scherini. Nasce dalla collaborazione tra il Comune di Verona, il Comune di Sondrio, APF Valtellina e la Civica Scuola di Musica Danza e Teatro della Provincia di Sondrio, con il contributo di Fondazione Cariverona, Provincia di Sondrio e Agsm-Aim.
A Verona saranno coinvolti spazi e realtà come il Giardino Giusti, Habitat 83, Sharing Training, Dance Well, la Rete Scuola e Territorio e l’Associazione Le Fate Ets.
