Due veronesi tra i “Maestri del Lavoro alla memoria” premiati da Mattarella

Due veronesi tra i tre “Maestri del Lavoro alla memoria” premiati al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Due veronesi tra i tre “Maestri del Lavoro alla memoria” premiati da Mattarella. Con una cerimonia intensa e commovente nel Salone dei Corazzieri del Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato tre onorificenze al merito del lavoro alla memoria, dedicate a lavoratori che hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio mestiere.

Nello stesso appuntamento sono stati consegnati anche i “brevetti” ai Maestri del Lavoro insigniti il 1° maggio, Festa del Lavoro: due rappresentanti per ogni regione, scelti per simboleggiare i mille nuovi maestri italiani. Per il Veneto è stata selezionata la veronese Lorella Fasoli, di Pedemonte, già dipendente della Tommasi Viticoltori SS, che ha rappresentato Verona con orgoglio ricevendo il riconoscimento dalle mani del Capo dello Stato.

Nel suo intervento, Mattarella ha richiamato con forza il valore della sicurezza e della dignità del lavoro: “Il lavoro non può significare rischio di vita – ha detto – ma deve essere propulsore ed avanguardia del progresso, economico e civile.”

Le Stelle alla memoria.

Parole che hanno preceduto uno dei momenti più toccanti della cerimonia, quando il presidente ha ricordato i tre lavoratori che avrebbero dovuto ricevere la stella al merito: Angelo Catania, Maurizio Curti e Loris Nadali. Due di loro, Curti e Nadali, erano veronesi.

Maurizio Curti, morto dopo un grave incidente in un mobilificio di Bovolone, è stato ricordato dalla compagna Gianfranca Tarocco e dalla figlia, che hanno ritirato la stella al merito dalle mani del presidente. Loris Nadali, di Concamarise, ha perso la vita in un mangimificio di Buttapietra, schiacciato da un macchinario. A ritirare l’onorificenza per lui è stata la moglie Stefania Gallinaro, accompagnata dal senatore Cristiano Zuliani, già sindaco del paese e amico della famiglia.

Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso e il ministro del Lavoro Elvira Calderone.

Note sull'autore