Bimbo arrivato a Verona da Gaza, diagnosticata rara immunodeficienza

È stata diagnosticata una rara forma di immunodeficienza al bambino palestinese di 5 anni giunto da Gaza a Verona.

È stata diagnosticata una rara forma di immunodeficienza, nota come leaky SCID, al bambino palestinese di 5 anni giunto da Gaza a Verona lo scorso giugno e ricoverato in Oncoematologia Pediatrica, diretta da Simone Cesaro. La mutazione genetica individuata, finora riscontrata solo in altri cinque bambini arabo-palestinesi, appare caratteristica di quell’area geografica.

Il piccolo, arrivato in condizioni di grave malnutrizione e con sospetta immunodeficienza congenita, è stato sottoposto a indagini genetiche e immunologiche che hanno confermato la compromissione dei linfociti T, fondamentali per difendere l’organismo da infezioni virali e parassitarie. Dopo oltre due mesi di cure, il bambino ha recuperato circa il 50% del peso corporeo ed è stato dimesso il 18 agosto per proseguire le terapie a livello ambulatoriale, sotto profilassi antibiotica, antifungina e antivirale.

Il dottor Cesaro ha spiegato che la diagnosi è stata possibile grazie all’analisi approfondita della storia clinica e familiare e agli studi genetici mirati: “Questa mutazione provoca un difetto immunitario moderato, che rende il bambino vulnerabile a infezioni ricorrenti e danni a organi come intestino e polmoni. Servono quindi profilassi e controlli costanti, in attesa di capire se sarà necessario un trapianto di cellule staminali emopoietiche”.

Il piccolo vive ora a Verona insieme alla madre e al fratellino, in un alloggio messo a disposizione dalla Prefettura.

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